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Terremoto: tre scosse, nessuna vittima – VIDEO

La terra torna a tremare. Sono salite a tre le scosse di terremoto che fra mercoledì sera e giovedì notte hanno colpito nuovamente il Centro Italia. Le più forti sono state le prime due: alle 19 e 10 si è registrato un sisma di magnitudo 5.4, mentre alle 21 e 18 la scossa è stata più intensa e duratura, di magnitudo 5.9. L’episodio delle 23 e 42 è arrivato invece a 4.6, secondo i rilievi dell’Istituto nazionale di geofisica. L’epicentro è stato localizzato nella stessa zona delle scosse del pomeriggio e della sera, cioè in Valnerina, tra Perugia e Macerata.

“Difficile parlare di un aggravamento – ha detto il capo della Protezione civile delle Marche, Cesare Spuri – è un secondo terremoto: la zona che in parte era stata già provata ora è in una situazione di estrema gravità”. Se, insomma, il terremoto del 24 agosto aveva devastato, nelle Marche, l’area dell’Ascolano, ora è stata distrutta la parte del Maceratese che il sisma precedente aveva danneggiato seriamente ma in parte risparmiato. L’unica differenza è che per il momento non si segnalano vittime.

Ma “le persone da sfollare sono centinaia”, dice Spuri. Solo a Camerino in 700 hanno trovato ospitalità in due centri allestiti per l’emergenza. Non risultano persone morte o ferite in modo grave, ma a decine si sono presentate negli ospedali per lesioni varie, malori o crisi di panico. Le situazioni di maggiore difficoltà, mentre sono tuttora in corso i sopralluoghi, sono a Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera, Muccia, Pieve Torina, San Ginesio, Camerino, Caldarola, in pratica tutti i comuni dell’area epicentrale, dove, rileva Spuri, si sono avuti nuovi crolli di edifici che erano agibili prima delle potenti scosse di ieri.

“Il centro di Visso – dice ancora il capo della Protezione civile – non può accogliere più nessuno”. Crolli vengono segnalati ovunque: a Caldarola è venuto giù il portale di una chiesa, ma anche ad Amandola, nel Fermano, è crollato il timpano della chiesa del Convento delle suore benedettine. Desta poi preoccupazione la frana che isola la frezione di Peracchia, ad Acquasanta Terme. I vigili del fuoco stanno cercando di raggiungere le persone rimaste isolate, fra cui il vice sindaco di Acquasanta Gigi Capriotti. Quanto alla Salaria, sarà riaperta oggi.

Intanto, un uomo di 73 anni è morto per un infarto a Tolentino, presumibilmente per lo choc provocato dal terremoto. E’ la prima vittima ‘indiretta’ del sisma. Per il momento, secondo il comandante provinciale dei carabinieri di Macerata, Stefano Di Iulio, non si sarebbero vittime causate da crolli.

“Sono crollate parecchie case. Il nostro paese è finito – ha detto il sindaco di Ussita, Giuliano Rinaldi, a Skytg24 –, è crollata anche la facciata della chiesa e si è spaccato il terreno. La frazione di Casali non la possiamo raggiungere. Grazie a Dio siamo riusciti a portare in salvo le due anziane che erano rimaste intrappolate nella loro abitazione, la cui facciata è crollata con le scosse di terremoto. Sono state portate via in ambulanza, ma dovrebbero essere in condizioni discrete”.

“I miei tecnici mi dicono che il centro storico è in condizioni tali che potrebbe essere tutto inagibile – ha affermato il sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini – Non abbiamo avuto vittime e soltanto tre feriti lievi ma i danni agli edifici sono molto pesanti. Molti hanno perso parte della facciata. È crollata una chiesa a Borgo Sant’Antonio e danni importanti ci sono stati nella frazione di Borgo San Giovanni”.

A Camerino dopo la scossa delle 21:18 il campanile della chiesa di Santa Maria in Via, già danneggiata dal sisma del 24 agosto, è crollato su una palazzina. Lì si sta concentrando il lavoro dei vigili del fuoco, anche se non si pensa che ci fossero dentro delle persone. Lo ha reso noto l’ufficio stampa del Comune. Molte persone erano comunque fuori casa dopo la scossa precedente delle 19:11. Molti i crolli nel centro e nelle frazioni.

A Fabriano, a causa del crollo di alcuni tramezzi in un palazzo di via Fratelli Latini “ci sono 8 feriti, a quanto so contusi lievi”. Lo ha detto all’Ansa il sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola, che parla anche di ”alcune abitazioni inagibili” e sta organizzando i punti di accoglienza dopo le due scosse di magnitudo 5.4 e 5.9 di oggi. “Apriremo il PalaGuerrieri, il PalaFermi e il PalaCesari, in modo da accogliere le persone che hanno paura a dormire nelle loro case”. Verifiche sono in corso in tutte le frazioni e oggi le scuole resteranno chiuse.

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