Si torna a sorridere ad Ischia dopo ore di angoscia e dolore. Alle 13.10 i Vigili del fuoco hanno tirato fuori Ciro, il secondo dei due fratellini rimasti intrappolati sotto le macerie della loro casa crollata a Casamicciola a causa del sisma di magnitudo 4.0 che ha colpito l’Isola partenopea alle 20.57 del 21 agosto.
Tutta la famiglia sta bene: la moglie, prima estratta, il marito, i due fratelli di 11 e 7 anni, Ciro e Mattias, e l’ultimogenito, il piccolo Pasquale di sette mesi.
Nel frattempo arrivano le prime conferme sui numeri: due le vittime, una colpita dai calcinacci di una chiesa, un’altra travolta dalle macerie della sua casa. 39 i feriti accertati (di cui uno gravissimo) e 2.600 gli sfollati: 2.000 a Casamicciola, 600 a Lacco Ameno. In base al bilancio reso noto da capo del dipartimento della protezione civile, Angelo Borrelli, 1.051 persone hanno lasciato l’isola. I sindaci cercano di rassicurare i turisti in vacanza: “Crolli localizzati, falso che siano in tutta l’isola. Nessun legame sisma-abusivismo”, ma i geologi evidenziano che si tratta di “crolli non normali per un terremoto di magnitudo 4”.
Ribaditi i dati sul sisma: magnitudo 4.0, epicentro a un km da Punta Imperatore, sul lato occidentale dell’isola, profondità di soli dieci km.
Tornato in funzione l’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno che in un primo tempo era stato evacuato.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha telefonato ai primi cittadini di Casamicciola e di Lacco Ameno per esprimere il cordoglio per le vittime e la solidarietà e la vicinanza alla popolazione e si è impegnato a visitare, quando possibile, i comuni colpiti e ha assicurato la sua attenzione per la ricostruzione”.
#Ischia Italia si unisce nel dolore per le vittime e nella solidarietà. Siamo tutti a fianco delle forze impegnate nei soccorsi
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) 22 agosto 2017