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Terremoto e neve: 1 morto, 3 dispersi e una valanga su un hotel (VIDEO)

Dispersi, vittime, persone bloccate. L’effetto combinato di terremoto e neve aggrava l’emergenza nel Centro Italia. Dopo tre ore di marcia nella neve, i soccorritori hanno raggiunto l’hotel Rigopiano in provincia di Pescara, travolto ieri da una slavina mentre ospitava circa 20 turisti.

Per ora sono due le persone messe in salvo: Giampiero Parete e Fabio Salzetta, al momento dell’incidente erano all’esterno della struttura e hanno visto la slavina arrivare. Risultano in buone condizioni fisiche; si erano riparati all’interno di un’auto. “Ci sono molti morti” è l’ultima comunicazione dei soccorritori che hanno intanto estratto la prima vittima. Mercoledì, quando la slavina si è abbattutta con violenza sull’immobile, l’albergo ospitava 20 turisti e 7 dipendenti. Queste le immagini più recenti che documentano il crollo all’interno della struttura:

Di seguito le immagini girate nella notte che documentano le condizioni proibitive in cui si sono dovuti muovere i soccorritori che si sono spostati su sci e sono riusciti a raggiungere l’albergo dopo un cammino di quasi 5 ore:

La valanga di dimensioni importanti sarebbe venuta giù in un tratto boschivo e per questo particolarmente violenta e avrebbe investito auto, bestiame e parte dell’albergo. 

Intanto, un uomo senza vita viene recuperato dalle macerie a Castel Castagna (Teramo). Ha 83 anni ed è rimasto sepolto nel crollo della sua stalla in una frazione del paese.

A Castiglione Messer Raimondo, in provincia di Teramo da sotto le macerie di un agriturismo, i vigili estraggono due cugini, una trentenne e ragazzo di 17 anni, (non una mamma con il figlio come si pensava inizialmente). Sono in condizioni di ipotermia. Caricati sull’elicottero Drago 54 arrivano in ospedale, è lei la più grave.

Un un uomo di 60 anni è sotto la slavina che si è staccata colpendo le case di Ortolano, frazione del comune di Campotosto (L’Aquila). Le operazioni sono state interrotte con l’arrivo dell’oscurità e proseguiranno domani.

Il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, in contatto continuo con la Protezione Civile e il Commissario Errani, ha chiesto al Ministro Pinotti un ulteriore, rafforzato impegno dell’esercito – assieme alla strutture operative già presenti – per garantire la massima presenza e prossimità dello Stato nei luoghi già colpiti dal sisma e oggi interessati dalle nuove scosse.

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