TerniEnergia ha presentato i risultati relativi ai primi sei mesi del 2011 evidenziando una crescita sostenuta sia del giro d’affari – i ricavi sono stati pari a Euro 116,4 milioni in crescita rispetto ai 36,3 milioni di un anno fa – che degli utili, in crescita di oltre il 50%. Alle 16 il titolo segnava un +1,56% nonostante i listini negativi.
L’Ebitda si è attestata a 8,9 milioni di euro rispetto ai 5,9 milioni registrati al 30 giugno 2010. Il risultato operativo netto (Ebit) risulta pari a Euro 8,3 milioni (5,4 milioni al 30 giugno 2010) dopo ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti pari a 0,6 milioni (0,5 milioni al 30 giugno 2010). L’utile netto si attesta a 5,4 milioni di euro e include la quota di risultato dall’attività delle joint venture pari a 1,1 milioni di euro più che triplicata rispetto al 30 giugno 2010 (quando ammontava a 0,3 milioni). L’utile netto al 30 giugno 2010 era pari a 3,6 milioni di euro. La posizione finanziaria netta è pari a 36,3 milioni di euro e rappresenta un incremento rispetto al 31 dicembre 2010 (5,7 milioni).
Risultati positivi, sottolinea Stefano Neri, presidente e amministratore delegato di TerniEnergia conseguiti nonostante “un contesto complesso non solo a livello globale, ma in modo specifico per il nostro settore che ha subito un cambiamento strutturale a seguito della revisione del sistema di incentivazione con effetti soprattutto nella costruzione dei grandi impianti”.
La potenza installata nel I semestre è pari a 38,2 MWp (24,2 MWp al 30 giugno 2010) di cui 11,8 MWp realizzati per conto delle JV paritetiche, 6,6 MWp per impianti in full equity e i restanti 19,8 MWp per conto terzi.