Dito puntato di Terna contro la Robin tax: uccide gli investimenti e mette a rischio i dividenti dell’azienda per l’anno prossimo. L’amministratore delegato di Terna, Flavio Cattaneo, in commissione Industria del Senato non ha usato giri di parole e ha annunciato di aver scritto al governo, ma di essere ancora in attesa di risposta.
Terna ha approvato un piano per lo sviluppo della rete pari a 7,5 miliardi per il periodo 2011-2012, ma “La Robin tax uccide gli investimenti”, ha detto Cattaneo sentito nell’ambito dell’indagine sulla strategia energetica nazionale, e se non ci sarà alcun cambiamento nel prossimo piano industriale ”dovremo rivedere gli investimenti”. Cattaneo ha colto l’occasione per rimarcare come la manovra del governo abbia previsto un aumento dell’Ires (Robin tax) del 10,5% e proprio per questo ha annunciato quindi di aver scritto al governo ”spiegando che e’ auspicabile un meccanismo d’incentivazione. Siamo in attesa di una risposta ma nessuno potrà puntarci contro la pistola perché con un’incidenza di 10,5 punti netti, pari al doppio lordi, non riusciamo a starci dentro. Distruggeremo valore per i nostri azionisti. Sarebbe come distruggere tutto quello che abbiamo fatto fino’ora. Non avrebbe senso”.
Piano di investimenti in bilico, per colpa della Robin tax, ma dubbi anche per il dividendo di Terna per il 2012. A causa dell’aumento dell’addizionale Ires l’azienda potrebbe tagliare il dividendo che rimane però confermato quest’anno. Lo ha spiegato lo stesso ‘amministratore delegato, Flavio Cattaneo, a margine dell’audizione. “Per quest’anno con grande sforzo e grazie a proventi straordinari – ha detto – riusciamo a rispettare le attese. Ma per il prossimo anno dobbiamo verificare e aspettare l’evoluzione dei dati. Certo – ha aggiunto Cattaneo – l’incidenza è pesante. Prima c’era una visione di lungo respiro ora è più difficile”. E dunque la società non conferma il dividendo per il il 2012? “Al momento non sono in grado di garantirlo, poi dipenderà dagli scenari”, la risposta di Cattaneo.
L’amministratore delegato è intervenuto anche sulle fonti rinnovabili, e non ha mancato di esprimere rilievi critici verso l’esecutivo: ”Gli obiettivi del governo mettono a dura prova la rete, in termini di sostenibilità e di costo”.
