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Terna, ricavi oltre i 2 miliardi. Con il nuovo piano sale il dividendo (+3%)

“Più selezione negli investimenti per lo sviluppo della rete nazionale e delle interconnessioni europee”: così l’Ad Matteo Del Fante ha commentato il nuovo piano industriale di Terna fino al 2019 – Completato il turnover generazionale con 300 giovani assunti – Sulle attività non regolate impegnati 200 milioni; garantiranno il 50% dell’Ebitda margin.

Terna, ricavi oltre i 2 miliardi. Con il nuovo piano sale il dividendo (+3%)

Per la prima volta Terna supera i due miliardi di ricavi con ebitda in aumento a 1,53 miliardi da 1,49 del 2014. Grazie anche allo sviluppo delle attività non regolate, la redditività è vista in aumento oltre 1,6 miliardi nel 2019 e la società ha varato nel piano triennale 2016-2019 una nuova dividend policy con una crescita annua del 3%. Il titolo in Borsa sale dell’1,2% intorno alle 15, a 4,724 euro per azione (in linea con i guadagni dell’indice Ftse Mib).

La società ha oggi comunicato i dati preliminari dell’esercizio 2015 e il nuovo piano industriale che prevede, sul fronte dei dividendi, come esito della definizione delle variabili regolatorie per i prossimi 4 anni e per effetto delle azioni già intraprese (e di quanto previsto nel piano), una crescita annua del 3%, a partire già dal 2015, per arrivare nel 2019 a 22,5 centesimi per azione. Questa politica, ha precisato Terna, riflette comunque un payout complessivo che, nell’arco di piano, si manterrà al di sotto del 75 per cento.

“Nel corso del 2015 – ha commentato l’amministratore delegato Matteo Del Fante – abbiamo centrato tutti gli obiettivi previsti nel precedente piano e finalizzato l’acquisizione della rete elettrica di Fs, un’operazione strategica per il sistema Paese. Inoltre, siamo riusciti a completare con grande successo il progetto di ricambio generazionale annunciato lo scorso anno, che ci ha permesso di portare in Terna oltre 300 giovani professionisti”.

“Il piano strategico presentato oggi – ha aggiunto – si delinea nel percorso del nuovo quadro regolatorio e prevede un approccio ancor più selettivo per gli investimenti da realizzare sullo sviluppo della rete elettrica nazionale e delle interconnessioni con l’estero, guardando verso il completamento del mercato elettrico europeo. Questo consentirà benefici in termini di minori costi per imprese e famiglie e anche a livello ambientale, grazie alla crescente integrazione delle rinnovabili nella rete. Questo piano conferma ancora una volta il nostro impegno per garantire una solida e flessibile struttura finanziaria e per offrire ritorni ancora più attrattivi ai nostri azionisti”.

PIANO, EBITDA IN AUMENTO DI 200 MILIONI DA ATTIVITA’ NON REGOLATE

Nel piano 2016-2019 Terna prevede il rafforzamento del core business con il consolidamento dell’impegno per lo sviluppo della rete elettrica e l’integrazione della rete acquisita da Fs. Gli investimenti arriveranno a 3,3 miliardi, di cui 2,6 in Rab. Il valore degli asset regolati (Rab) sale a 14,7 miliardi (da 12,3 mld del 2015) con un tasso di crescita medio annuo del 4,6% fino al 2019.

La società punta però a rafforzare le attività non regolate con  nuovi business, principalmente nel settore dei servizi tlc, di realizzazione e manutenzione di impianti per terzi e di manutenzione di impianti fotovoltaici. Prosegue poi il progetto Interconnector e dell’identificazione di nuove opportunità di investimento in Italia e all’estero.

Il nuovo piano strategico, nel complesso, prevede una maggiore visibilità sull’evoluzione delle attività non regolate dalle quali è atteso a fine periodo un Ebitda margin medio del 50% e un contributo all’Ebitda del gruppo stimato in 200 milioni nell’arco del piano. E’ anche previsto un impegno economico fino a circa 150-200 milioni di euro per attività regolate all’estero, a supporto della crescita e della creazione di valore nel lungo periodo.

L’evoluzione della composizione dei ricavi, rileva la società, consentirà di produrre significativi benefici sull’Ebitda del Gruppo che si attesterà a oltre 1,6 miliardi di euro nel 2019. Questo contribuirà in modo robusto alla generazione di circa 2 miliardi di free cash flow nell’arco di piano, garantendo la flessibilità necessaria per sostenere un’attrattiva politica dei dividendi. Il rapporto Debito netto/Rab restera al di sotto del 60%, con un indebitamento previsto in riduzione a partire dal 2018-2019.

I NUMERI DEL 2015

Il Cda di Terna ha approvato i dati preliminari per l’esercizio 2015 che hanno mostrato una crescita dei ricavi consolidati a 2,070 miliardi, in aumento da 1,996 miliardi del 2014. L’Ebitda è salito a 1,53 miliardi con un incremento rispetto al dato del 2014 (1,49 mld). Gli investimenti totali del gruppo ammontano a circa 1,1 miliardi di euro. L’indebitamento finanziario netto si attesta a circa 8 miliardi (6,966 mld nel 2014), in conseguenza degli investimenti effettuati e dell’acquisizione della rete elettrica di Fs.

2016, EPS VISTO A 28 CENT

Per quanto riguarda l’esercizio in corso, Terna ha comunicato che gli investimenti si attesteranno a circa 900 milioni di euro (da 1,1 mld del 2015) mentre i ricavi sono previsti a circa 2,09 miliardi (2,070 mld nel 2015 secondo i dati preconsuntivi appena diffusi) con un Ebitda di circa 1,52 miliardi (1,53 mld nel 2015). La società prevede un utile per azione (Eps) di circa 28 centesimi di euro.

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