Oltre 23 miliardi di euro di investimenti nei prossimi 10 anni: Terna presenta il suo Piano di Sviluppo 2025-2034 che prevede un incremento del 10% rispetto a quello precedente e “consolida il ruolo di Terna al servizio del Paese per un futuro sostenibile e decarbonizzato”. Gli interventi previsti dal Piano, sottolinea il management di Terna presentando gli obiettivi principali alla presenza del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, sono essenziali per il perseguimento degli obiettivi nazionali ed europei di transizione energetica, indipendenza, resilienza ed efficienza del sistema elettrico.
Il Piano di Sviluppo 2025 è coerente con i target definiti dal Piano nazionale integrato per l’energia e il clima 2024, declinati nel Documento di descrizione degli scenari 2024 Terna-Snam, che prevede un incremento della capacità installata solare ed eolica di oltre 65 GW al 2030 e di 94 GW al 2035, entrambi rispetto all’installato al 2023.
Terna, sale capacità di scambio tra zone di mercato
Gli interventi di Terna presenti nel Piano di Sviluppo 2025-2034 consentiranno “un significativo incremento della capacità di scambio di energia tra zone di mercato, raggiungendo circa 39 GW rispetto agli attuali 16 GW, con un aumento del 22% rispetto al precedente Piano”. Così la società presentando il piano. In aggiunta, il Piano punta “all’aumento della capacità di trasporto con l’estero di circa il 40% rispetto ai valori attuali”, considerando “tutte le opere incluse nel Piano anche oltre l’orizzonte decennale, grazie ai futuri progetti di interconnessione elettrica che aumenteranno l’affidabilità e la sicurezza della rete”.
Terna, prevista riduzione delle emissioni di CO2
Entro il 2030, grazie agli interventi inseriti nel Piano di Sviluppo, è prevista – secondo i numeri forniti dalla società – una riduzione complessiva delle emissioni di CO2 fino a circa 2.000 kt/anno, e fino a 12.100 kt/anno entro il 2040; quest’ultimo rappresenta un miglioramento del 2,5% rispetto al Piano di Sviluppo precedente.
Terna, cosa ha detto l’ad Di Foggia
“Il Piano di Sviluppo presentato oggi risponde alle urgenti necessità che il contesto attuale impone. Investire nella pianificazione, nell’ammodernamento e nella digitalizzazione delle reti elettriche è infatti essenziale per far fronte alla crescente domanda di energia e all’integrazione delle fonti rinnovabili. Con 23 miliardi di euro nei prossimi dieci anni, puntiamo ad assicurare al Paese un sistema affidabile, resiliente e sostenibile”, ha dichiarato Giuseppina Di Foggia, amministratore delegato di Terna.
“Una rete di trasmissione adeguata e interconnessa, insieme alle attuali misure legislative e agli strumenti di incentivazione, è il fattore abilitante per raggiungere i target previsti dal Piano nazionale per l’energia e il clima al 2030. L’avvio della fase realizzativa delle nostre principali infrastrutture elettriche, come il Tyrrhenian Link, l’Adriatic Link e il collegamento tra Sardegna, Corsica e Toscana, conferma l’impegno di Terna nel gestire la transizione energetica del Paese”, ha aggiunto.
Terna: entro il 2030 operativi Tyrrhenian e Adriatic Link
Entro il 2030, secondo il piano di Terna, saranno operative le infrastrutture elettriche il Tyrrhenian Link, che unirà la Sicilia alla Campania e alla Sardegna, l’Adriatic Link tra Abruzzo e Marche, il collegamento tra Sardegna, Corsica e Toscana e il ponte energetico Italia-Tunisia.
“L’avvio della fase realizzativa delle nostre principali infrastrutture elettriche, come il Tyrrhenian Link, l’Adriatic Link e il collegamento tra Sardegna, Corsica e Toscana, conferma l’impegno di Terna nel gestire la transizione energetica del Paese”. I tempi sono stati annunciati dall’ad Di Foggia.
Terna, cosa ha detto il presidente De Biasio
Il Piano di Sviluppo 2025 è “il più importante mai realizzato da Terna nella sua storia ed è un piano che credo sottolinei tre elementi in questa mia veloce introduzione che voglio portare sul tavolo oggi”. Lo afferma il presidente di Terna Igor De Biasio, nel corso della presentazione del piano.
“Si tratta di un piano che migliora il Paese perché attraverso quegli investimenti riusciamo a essere abilitatori verso la transizione energetica, verso la decarbonizzazione, consentendo allacciamenti alle nuove forme di produzione green ma soprattutto anche unendo, connettendo e integrando i territori quindi aiutando tutte le comunità italiane verso lo sviluppo della transizione energetica”, sottolinea il presidente.
Pichetto Fratin: rinnovabili e congestione virtuale? Provvedimento in arrivo
Per rispondere alla “congestione virtuale” che intasa la rete con richieste di allaccio di impianti rinnovabili che poi non vengono realizzati, bloccandone altri in arrivo, “dovremo definire un meccanismo per cui o fanno gli impianti o la domanda decade. Si possono dare dei tempi, ma dopo che la rete è ormai satura di richieste da 4-5 anni perché hanno presentato istanze e non le hanno portate avanti, l’istanza deve decadere. Nei prossimi giorni definiremo modalità di procedura“.
A dirlo è Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, a margine della presentazione del Piano di sviluppo Terna 2025-2034.
Al 31 dicembre 2024, risultano 348 GW di richieste di connessione per impianti rinnovabili (di cui 152 GW di solare, 110 GW di eolico on-shore e 86 GW di eolico off-shore) e 277 GW per sistemi di accumulo. Al 28 febbraio 2025, le richieste di connessione di impianti rinnovabili sono pari a circa 350 GW, mentre le richieste di connessione per accumuli sono pari a 269 GW. Lo spiega Terna presentando il piano di sviluppo 2025 della rete elettrica di trasmissione nazionale.