Terna ha ottenuto la certificazione del proprio sistema di gestione degli asset, su beni tangibili, ovvero linee e stazioni elettriche, secondo la norma internazionale ISO 55001:2014 “Asset Management” che definisce i requisiti per una ottimale gestione degli Asset. È la prima azienda italiana ad avere questa certificazione.
La società che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale ha aderito su base volontaria alla normativa denominata “Gestione dei beni – Sistemi di gestione – Requisiti”, recepita in Italia nel 2015 come UNI ISO 55001:2015, standard a livello mondiale di riferimento per la gestione delle infrastrutture di una azienda.
“La certificazione della norma ISO 55001:2014 – spiega Terna in una nota – garantisce l’efficacia e l’efficienza del processo di manutenzione e rinnovo delle linee e stazioni elettriche facenti parte della rete di trasmissione nazionale durante tutto il loro ciclo di vita e il raggiungimento di elevati livelli di performance sostenibili. Parte integrante del sistema di ‘asset management’ è la manutenzione predittiva che, dalle rilevazioni sullo stato dei singoli componenti, consente di definire con accuratezza la condizione tecnica delle infrastrutture, individuando in maniera mirata gli interventi da effettuare. Questo permette, di conseguenza, un’ottimizzazione dei costi e la riduzione dei rischi ambientali e sociali connessi”.
Terna negli anni passati aveva ottenuto altri accreditamenti: ISO 37001:2016 per i sistemi di prevenzione della corruzione, UNI EN ISO 9001:2015 per la gestione della qualità, UNI EN ISO 14001:2004 per la gestione dell’ambiente, BS OHSAS 18001:2007 per la gestione della salute e sicurezza sul lavoro, ISO IEC 27001:2013 per la gestione dell’Information Security Management System, UNI CEI EN ISO 50001:2012 per la Gestione dell’Energia, ISO/IEC 17025:2005 per la gestione del laboratorio multi-sito LST e del Centro di Taratura multi-sito.
La società, continua la nota “conferma l’impegno responsabile e la grande attenzione alla sicurezza, alla trasparenza, alla sostenibilità e all’efficienza dell’azienda che gestisce oltre 72 mila km di linee in alta tensione, 871 stazioni elettriche e 781 trasformatori di elettricità distribuiti su tutto il territorio italiano, impiegando quotidianamente 350 imprese qualificate nei 200 cantieri aperti da Nord a Sud, dove sta realizzando oltre 100 opere infrastrutturali”.
Ricordiamo che dal 2005 Terna ha investito oltre 10 miliardi di euro per lo sviluppo e ammodernamento della rete elettrica di trasmissione nazionale. La digitalizzazione in particolare è uno dei driver del nuovo piano strategico che prevede complessivamente 5,3 miliardi di euro di investimenti al 2022. Di questi, circa 600 milioni di euro saranno dedicati proprio allo sviluppo di soluzioni innovative per far fronte alla crescente complessità del sistema elettrico: investire in digitalizzazione è fondamentale per gestire in modo sicuro, efficiente e affidabile i flussi di elettricità sulla rete, data anche l’esigenza di compensare la variabilità della domanda e, soprattutto, la generazione da fonte rinnovabile intermittente. Tali investimenti consentiranno alla società di disporre, entro il 2022, di una rete ancor più innovativa e sicura, coperta per circa l’80% da stazioni monitorate digitalmente.