Nonostante il periodo di grande incertezza legato agli eventi bellici, Terna vuole puntare sugli investimenti, che saranno già quest’anno pari a 1,7 miliardi, sul totale di 10 miliardi programmati nel quinquennio 2021-2025. Lo dice in un comunicato l’operatore delle reti di trasmissione dell’energia elettrica, che ha diffuso oggi i dati del primo trimestre.
Nel dettaglio, l’utile netto di Terna si è attestato a 191,8 milioni di euro, in crescita di 1,4 milioni di euro (+0,7%) rispetto ai 190,4 milioni di euro del primo trimestre del 2021.
I ricavi si sono portati a 644,4 milioni di euro, registrando un aumento di 28,7 milioni di euro (+4,7%) rispetto al corrispondente periodo del 2021. La crescita del giro d’affari è principalmente attribuibile all’aumento dei ricavi delle attività regolate, “grazie all’incremento della base asset regolata (RAB) e agli incentivi output based”.
Più limitato l’incremento del margine operativo lordo (Ebitda), che è passato da 448,4 milioni a 461,3 milioni di euro (+2,9%), mentre l’EBIT è cresciuto del 2,8%, a 167,6 milioni di euro. Nel primo pomeriggio il titolo Terna quota in Borsa in calo dell’1,86%, a 7,5 euro.
Nel primo trimestre investimenti cresciuti del 21,4%
Terna precisa inoltre che nel primo trimestre sono stati realizzati investimenti per 293,3 milioni di euro, con un incremento del 21,4% rispetto al primo trimestre del 2021, che già aveva segnato una crescita a doppia cifra rispetto all’anno precedente. Tra i principali progetti del periodo si segnalano gli interventi per accrescere la capacità di scambio fra le diverse zone del mercato elettrico in Sicilia, il proseguimento delle attività autorizzative per il Tyrrhenian Link e le attività di realizzazione della stazione di Magenta (Mi) e di Vizzini (Ct), nonché il proseguimento del piano di installazione dei compensatori sincroni.
“Pur in presenza di una situazione geopolitica critica a seguito del protrarsi del conflitto tra Russia e Ucraina e del perdurare delle tensioni sui mercati delle commodities che stanno provocando effetti negativi nel percorso di ripresa post pandemia Covid-19”, dice la nota, “il Gruppo continuerà a essere focalizzato nella realizzazione di quanto previsto dall’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025 “Driving Energy”. Tale Piano conferma e rafforza il ruolo di Terna come regista del sistema energetico italiano e abilitatore della transizione ecologica con un Piano Investimenti complessivo di 10 miliardi nel quinquennio 2021-2025 di cui circa 1,7 miliardi di euro nel 2022”.
Il patrimonio netto di Gruppo pari a circa 6 miliardi di euro, a fronte dei 4,7 mld a fine 2021.
L’indebitamento finanziario netto si attesta a 8,7 miliardi, rispetto ai 10 miliardi di fine 2021 (-1.319,4 milioni di euro), grazie soprattutto all’emissione ibrida green per un importo di un miliardo di euro, effettuata a febbraio, contabilizzata come strumento di equity.