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Terna: nel 2024 l’utile supera 1 miliardo di euro. Piano industriale al 2028: crescono gli investimenti e nuova politica dividendi al via

Terna chiude il 2024 superando il miliardo di euro di utile netto. Piano industriale 2024-2028: gli investimenti saliranno a quota 17,7 miliardi di euro (+7%), pari a 1,2 miliardi di euro in più nello stesso arco temporale. Moody’s e S&P confermano il rating

Terna: nel 2024 l’utile supera 1 miliardo di euro. Piano industriale al 2028: crescono gli investimenti e nuova politica dividendi al via

Nuova politica dei dividendi per il gruppo Terna, che introduce un livello minimo (floor) pari a 39,62 centesimi di euro per azione (la cedola del 2024) per l’intero arco di piano industriale 2024-28 Update, con “l’obiettivo di garantire agli azionisti una remunerazione interessante e solida”. La novità è stata resa nota in occasione della presentazione dell’aggiornamento del piano industriale 2024-2028 e dei risultati annuali, giunti dopo il piano di sviluppo al 2034.

Terna: nuova politica dei dividendi nel piano industriale 2024-2028

Pertanto, è prevista – nell’arco di piano – la distribuzione di un dividendo pari al maggiore tra il valore del dividendo per azione 2024 e una crescita annua del dividendo per azione pari al 4%, assumendo il 2023 come anno di riferimento (33,96 centesimi di euro per azione).

Terna chiude il 2024 con un utile netto che supera 1 miliardo di euro

Terna, dunque, chiude il 2024 superando il miliardo di euro di utile netto, con una crescita che sfiora il 20% rispetto a un anno prima, e nel frattempo rafforza ulteriormente i propri sforzi sul fronte degli investimenti, che al 2028 saliranno del 7% rispetto a quelli inizialmente previsti nello stesso arco temporale, raggiungendo quota 17,7 miliardi in cinque anni. “Un significativo incremento” che segna “un nuovo record per il gruppo” ha sottolineato Giuseppina Di Foggia, ad e dg del gestore della rete elettrica nazionale, presentando al mercato l’aggiornamento del piano 2024-2028 e i risultati annuali 2024.

L’esercizio dello scorso anno ha visto in particolare per il gruppo un utile netto di 1,06 miliardi di euro, in crescita del 19,9% rispetto al 2023, ricavi cresciuti del 15,5% a 3,68 miliardi, un margine operativo lordo a 2,56 miliardi (+18,3%) e un dividendo ordinario dell’esercizio pari a 39,62 centesimi di euro per azione.

Un’espansione dei risultati operativi, questa, che viene prevista anche nell’aggiornamento del piano 2024-2028: secondo le previsioni del gruppo, l’utile netto del gruppo passerà da 1,08 miliardi di euro nel 2025 a 1,19 miliardi di euro nel 2028 (rispetto a 1,10 miliardi di euro previsto al 2028 dal precedente piano) e l’Ebidta è previsto in aumento a 3,36 miliardi di euro.

Terna, investimenti regolati con un incremento del 7%

Quanto agli investimenti, nell’ottica della transizione e dell’indipendenza energetica, viene confermata la strategia di Terna verso lo “sviluppo infrastrutturale sostenibile“, “l’integrazione delle rinnovabili e dei sistemi di accumulo” e “l’interconnessioni con l’estero”. Le attività regolate in Italia continueranno a rappresentare il core business del gruppo, che prevede di investire 16,6 miliardi di euro complessivi nel quinquennio per sviluppare e ammodernare la rete di trasmissione elettrica nazionale, anche in questo caso “il piano di investimenti regolati più alto di sempre per Terna”, con un incremento del 7% rispetto al precedente piano.

L’incremento degli investimenti nell’aggiornamento del piano 2024-2028 si concentra principalmente sul rinnovo degli asset elettrici (3,6 miliardi, rispetto ai 2,9 precedenti) e sul piano di sicurezza (2,3 miliardi, erano 1,7), inclusi gli interventi dedicati alla resilienza della rete, anche per rispondere alla crescente frequenza di eventi meteorologici estremi.

Terna, si punta alla trasformazione digitale

Si punterà anche ad accelerare la trasformazione digitale dell’azienda, settore in cui verranno investiti 2,4 miliardi nel quinquennio, con un incremento di oltre il 20% rispetto ai circa 2 miliardi di euro del precedente piano. Un avanzamento, oltre che sul volume degli investimenti, si registra sull’execution dei principali progetti: circa il 90% dei progetti di investimento è stato infatti autorizzato dalle Autorità competenti (rispetto al 79% di marzo 2024) e circa l’80% di essi è coperto da contratti di approvvigionamento (rispetto al 70% di marzo 2024). Nel 2024 sono state autorizzate opere come l’Adriatic Link, il collegamento sottomarino che unirà l’Abruzzo e le Marche, e Elmed, il primo collegamento elettrico sottomarino in corrente continua tra Europa e Africa, che unirà l’Italia alla Tunisia.

Terna, cosa ha detto l’ad Di Foggia

Oltre al “record” degli investimenti, “la programmazione territoriale, per facilitare l’integrazione delle fonti rinnovabili nella rete” e il “rafforzamento del ruolo del gruppo al servizio della sicurezza elettrica e dell’indipendenza energetica del Paese” sono, secondo l’ad Di Foggia, i capisaldi del piano di Terna. “Puntiamo su sostenibilità e digitalizzazione – ha spiegato – per realizzare infrastrutture fondamentali per la decarbonizzazione del Paese, a ridotto impatto ambientale, e per gestire una rete più resiliente e pronta ad affrontare le sfide del settore energetico”.

Terna, Moody’s e S&P confermano il rating

A seguito della presentazione dell’aggiornamento del piano industriale 2024-2028, Moody’s Investor Service (Moody’s) e S&P Global Rating (S&P) hanno confermato il rating di lungo termine di Terna, rispettivamente Baa2 e BBB+ con outlook stabile, un notch (vale a dire, grado) al di sopra di quello della Repubblica Italiana.

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