Terna aumenta ricavi e utile netto nei primi nove mesi 2014. I ricavi sono saliti del 3,3% a 1,447 miliardi, l’utile netto è in crescita dell’1,5% a 417,8 milioni. Il consiglio d’amministrazione ha deciso la distribuzione di un acconto sul dividendo 2014 di 7 cent di euro per azione dal 26 novembre.
“I primi nove mesi dell’anno presentano buoni risultati che confermano ancora una volta efficienza e solidità pur in un quadro economico non favorevole. Continua il nostro impegno per lo sviluppo della rete di trasmissione nazionale – afferma l’Ad Matteo Del Fante – anche in un’ottica di integrazione delle reti europee. Resta costante l’attenzione alle concrete opportunità che dovessero presentarsi, che valuteremo solo nel caso in cui dimostrino potenziale industriale e siano in grado di creare valore per i nostri azionisti, ai quali confermiamo oggi l’acconto sul dividendo 2014″. Tra poco, alle 16, Del Fante sarà disponibile in conference call al confronto con gli analisti.
Sono le attività non tradizionali ad aver spinto il fatturato di Terna nei primi nove mesi(+43,6 milioni), sostanzialmente per i ricavi realizzati dal gruppo Tamini dalla data di acquisizione (38,6 milioni di euro) e per maggiori attività su impianti di terzi. Un altro effetto dell’acquisizione di Tamini è stato l’aumento dei costi operativi, pari a 312,9 milioni di euro, in crescita rispetto ai primi nove mesi del 2013 (+44,7 milioni). Hanno inciso inoltre, precisa una nota di Terna, altre partite non ricorrenti.
L’ebitda margin rimane sostanzialmente invariato a quota 78,4% rispetto all’80,9% dei primi nove mesi del 2013 ma in verità risale all’80,5% a parità di perimetro.
Gli ammortamenti e svalutazioni del periodo risultano pari a 343,4 milioni, in crescita di 21,1 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’esercizio 2013, essenzialmente per l’entrata in esercizio di nuovi impianti.
L’ebit risulta pari a 791,4 milioni, in flessione rispetto agli 810,7 milioni dei primi nove mesi del 2013 (-2,4%). Gli oneri finanziari netti del periodo, pari a 99,8 milioni di euro, rilevano un incremento di 28,9 milioni di euro rispetto ai 70,9 milioni di euro dell’analogo periodo 2013, che risentiva di superiori proventi finanziari dovuti principalmente a tassi attivi più favorevoli. L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre è di 6,688 miliardi “sostanzialmente in linea”, conclude la nota di Terna, con i 6,625 miliardi del 31 dicembre 2013.
A metà pomeriggio il titolo in Borsa di Terna viaggia in rosso di un punto percentuale, a 3,824 euro.