Terna migliora il rating di Standard Ethics a “EE”, dal precedente “EE-“, includendo la società guidata da Stefano Donnarumma nella fascia “Sustainable” che corrisponde al massimo livello di valutazione.
Nel dettaglio, l’agenzia di rating non finanziari indipendente ha riconosciuto a Terna “di aver adottato un modello di gestione delle tematiche ESG allineato alle linee guida dell’Ocse e alla Convenzione Europea sui Diritti dell’Uomo”, sottolineando che la rendicontazione non-finanziaria prodotta da Terna “è conforme alle best practice del settore”.
Terna: la sostenibilità per Terna ed i suoi target
La sostenibilità per Terna, si legge in una nota, è un driver strategico e uno dei pilastri su cui si basa l’attività del Gruppo: i circa 10 miliardi di euro complessivi di investimenti, che l’azienda ha previsto nell’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025 ‘Driving Energy’, sono considerati sostenibili per il 99% in base al criterio di eleggibilità introdotto dalla Tassonomia Europea. I target di sostenibilità di Terna sono articolati in quattro aree di intervento: Capitale Umano (Risorse umane); Capitale Sociale e Relazionale (Stakeholder e territorio); Capitale Intellettuale (Integrità, responsabilità e trasparenza) e Capitale Naturale (Ambiente). Queste sono declinate in 14 obiettivi cui afferiscono oltre 100 attività distribuite nell’intero arco temporale di Piano.
Terna è, presente nei principali indici ESG, tra i quali: Dow Jones Sustainability Index, Bloomberg Gender Equality Index, ECPI, Euronext Vigeo Eiris, FTSE4Good, GLIO/GRESB ESG Index, MIB 40 ESG, MSCI, S&P Global 1200 ESG e Stoxx Global ESG Leaders.
Standard Ethics Rating: che cos’è e quali sono i suoi livelli
Lo Standard Ethics Rating (SER) è un Sustainability Solicited Ratings (SSR), appartiene alla categoria dei rating extra finanziari richiesti e sollecitati dall’impresa. Nello specifico, il SER si concentra nella valutazione degli aspetti di governo societario, ambientali e sociali e misura il livello di compliance alle indicazioni della Ue, dell’OCSE e delle Nazioni Unite; dunque, offre una misura sulla adesione alle maggiori indicazioni internazionali sulla sostenibilità. Standard Ethics collega al rating anche una valutazione quali-quantitativa sul rischio reputazionale dell’impresa.
La metodologia ed il sistema di valutazione sotto forma di un Rating ad 9 livelli, fu introdotto da Standard Ethics, nel 2002: EEE; EEE-; EE+ ; EE; EE-; E+; E; E-; F ; dove “EEE” rappresenta il modello, “EE” la media, la singola “E” sotto la media. Le nazioni o società quotate che si discostano in modo eccessivo dai valori delle Nazioni Unite non ricevono il rating e vengono incluse tra gli emittenti “sospesi”. La misurazione è ora adottata anche da altre case e rimane il più lungo studio statistico pubblico sulla responsabilità sociale d’impresa delle grandi aziende quotate