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Terna: l’utile sale a 200 milioni, i ricavi crescono del 10,6%, accelerano ancora gli investimenti

Imagoeconomica

Terna ha chiuso il primo trimestre “registrando un significativo miglioramento di tutti gli indicatori economico-finanziari“. Lo sottolinea in una nota la società che gestisce la rete elettrica nazionale.

Il primo trimestre di Terna

Nei primi tre mesi del 2023, Terna ha realizzato ricavi per 712,5 milioni, in crescita del 10,6% rispetto al primo trimestre del 2022, l’ebitda è aumentato dell’8,4% a 500 milioni, mentre l’utile netto di gruppo è cresciuto del 4,4% a 200,2 milioni. 

Nel primo trimestre dell’anno in corso, Terna ha realizzato investimenti pari 314,9 milioni di euro, con un incremento del 7,4% rispetto al primo trimestre del 2022 che aveva registrato, a sua volta, una crescita di oltre il 20% sull’anno precedente. Tra i principali progetti del periodo, la società segnala il proseguimento delle attività propedeutiche all’avvio dei lavori per il “Ramo Est” e di quelle autorizzative per il “Ramo Ovest” del Tyrrhenian Link, gli interventi per accrescere la capacità di scambio fra le diverse zone del mercato elettrico in Sicilia, le attività di realizzazione dei collegamenti “Elba-Continente”, “Colunga-Calenzano” (fra Emilia Romagna e Toscana), delle stazioni elettriche di Magenta (MI) e di Cerignola (FG), nonché il proseguimento del piano di installazione dei compensatori sincroni.

Sotto il profilo patrimoniale il patrimonio netto di Gruppo è pari a 6,331 miliardi di euro e l’indebitamento finanziario netto netto si attesta a 8,847 miliardi di euro a supporto della crescita degli investimenti del periodo.

“I risultati del primo trimestre del 2023, conseguiti in un contesto sicuramente impegnativo, dimostrano la validità della strategia e delle azioni dispiegate nel corso degli ultimi tre anni. Grazie al continuo incremento degli investimenti a beneficio della transizione energetica e dell’economia italiana, proseguito nei primi tre mesi dell’anno, Terna ha potuto rafforzare ulteriormente il suo ruolo di regista del sistema elettrico italiano’, ha dichiarato l’Ad uscente Stefano Donnarumma.

Terna conferma i target 2023

Nel corso del 2023 il Gruppo continuerà a essere focalizzato sulla realizzazione di quanto previsto nell’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025 “Driving Energy” pur in presenza di uno scenario macroeconomico molto volatile. La società ha confermato di poter conseguire ricavi per 3,11 miliardi di euro, un ebitda pari a 2,12 miliardi e un Eps pari a 0,43 euro. Con specifico riferimento al Piano investimenti, previsto pari a 10 miliardi complessivi nel quinquennio 2021-2025, il gruppo ha un target 2023 pari a circa 2,2 miliardi di euro. “Tali obiettivi saranno perseguiti mantenendo l’impegno alla massimizzazione della generazione di cassa necessaria ad assicurare una sana ed equilibrata struttura finanziaria”, si legge nella nota.

Il Cfo Scornajenchi: “Nuovo Ceo apporterà esperienza reti complesse”

“Valutare il potenziale impatto del cambiamento di management è molto semplice. Terna infatti continuerà a impegnarsi nella transizione energetica, aiutando il paese in questo difficile processo”, ha affermato Agostino Scornajenchi, Chief Financial Officer di Terna, rispondendo alle domande degli analisti sul cambio ai vertici della società nel corso della conference call con la comunità finanziaria. “Come parte del management team – ha continuato – sono consapevole delle grandi responsabilità che abbiamo, ma posso dire che la nomina di Giuseppina Di Foggia porta grandi competenze e business vision, e quindi sono sicuro che Terna rafforzerà il suo ruolo di gestore del passaggio al sistema elettrico del futuro”.

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Categories: Finanza e Mercati