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Terna, investimenti per 6 miliardi da qui al 2016

Nel nuovo piano strategico 2012-2016, Terna prevede di mettere in campo investimenti per 6 miliardi di euro, sviluppando a regime oltre 300 cantieri in tutta Italia, per un valore di 2,9 miliardi di euro. Si stima inoltre un miglioramento dei margini: l’Ebitda Margin nel 2016 sarà superiore all’80%, in crescita rispetto al target del 78% del vecchio Piano.

Per i dividendi è prevista un “nuova politica – si legge nella nota del gruppo -. A partire dal 2012 si prevede un dividendo base dalle attività tradizionali, pari a 19 centesimi di euro per azione, a cui si aggiungerà il contributo delle attività non tradizionali (pay out del 60% sui risultati e/o gains)”.

Per aumentare la propria flessibilità finanziaria, infine, Terna potrebbe valutare la cessione di un gruppo di asset per poter fare nuovi investimenti di sviluppo.

Sulla scia di questi numeri, il titolo in Borsa di Terna a fine mattinata guadagna oltre un punto in netta controtendenza con l’indice generale, che viaggia invece in territorio negativo. 

Per quanto riguarda i conti dell’anno scorso, l’utile netto delle attività continuative adjusted è stato pari a 465,3 milioni (+1,1%), mentre gli investimenti per la rete hanno raggiunto il livello record, dice il comunicato, di 1.219,8 milioni, in crescita del 5% sul 2010.

Il dividendo complessivo è a 21 centesimi di euro per azione e il consiglio d’amministrazione proporrà il 18 giugno come data per il pagamento. 

Sempre in riferimento all’anno scorso, l’Ebitda si attesta a 1.229,7 milioni, con un incremento di 54,8 milioni rispetto al 2010 (+4,7%). L’Ebitda margin passa dal 73,9% del 2010 al 75,2% del 2011. L’Ebit (Risultato operativo) è pari a 835,6 milioni, in crescita di 21,2 milioni (+2,6%). 

“Abbiamo superato un anno di crisi in modo molto soddisfacente – ha commentato l’amministratore delegato di Terna, Flavio Cattaneo -. Congiuntura negativa e Robin Hood Tax hanno pesato molto, ma per il settimo anno consecutivo i nostri risultati sono stati comunque positivi grazie ad una strategia preventiva sul business non tradizionale e non regolamentato, l’innovazione e la tecnologia”.

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