Terna investirà 38 milioni di euro nel riassetto della rete elettrica del novarese allo scopo di renderla più efficiente e sostenibile. Lo annuncia la società attraverso una nota in cui fa sapere che, in seguito all’avvio dell’iter autorizzativo da parte del ministero dello Sviluppo Economico dell’intervento di interramento parziale e di demolizione dell’elettrodotto 132 kV Mercallo -Cameri, Terna pubblicherà domani, giovedì 16 luglio, l’avviso contenente l’elenco delle particelle relative alle aree potenzialmente interessate situate nei Comuni di Borgo Ticino, Cameri, Varallo Pombia, Pombia, Marano Ticino, Oleggio e Bellinzago Novarese.
L’opera mette in pratica quanto stabilito dal protocollo d’intesa sull’elettrodotto Trino-Lachieralla e consentirà, dopo la realizzazione di un nuovo collegamento in cavo di 22 km tra Cameri e Borgo Ticino, la demolizione di un tratto aereo di circa 21 km.
In base a quanto previsto, altri 3 km dell’elettrodotto 220 kV Magenta-Pallanzeno saranno smantellati mentre i sostegni dismessi saranno più di cento.
“Gli interventi di demolizione – chiarisce la società guidata da Stefano Donnarumma – interesseranno anche il Parco Naturale del Ticino dove Terna provvederà alla rimozione 28 tralicci per un totale di 5 km di linea aerea. La realizzazione dell’intervento, oltre rendere più efficiente il servizio di trasmissione dell’energia nell’area, consentirà di restituire alla collettività oltre 60 ettari di territorio pari a circa 87 campi da calcio”.
IN CALO I CONSUMI, SALGONO LE RINNOVABILI
Terna ha anche pubblicato i dati di giugno sui consumi elettrici. La domanda di elettricità in Italia è stata di 24 miliardi di kWh, in diminuzione del 13,4% rispetto allo stesso mese del 2019. Questo valore è stato ottenuto con un giorno lavorativo in più (21 vs 20) e una temperatura media mensile inferiore di 2,6°C rispetto a giugno dello scorso anno. A giugno la riduzione dei consumi ha risentito in maniera minore rispetto ai mesi precedenti dell’impatto delle misure introdotte per far fronte all’emergenza sanitaria da Covid-19, mostrando graduali segnali di ripresa. Il dato destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura porta la variazione a -10,4%.
La domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per il 97,8% con produzione nazionale e per la quota restante (2,2%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione da fonti rinnovabili ha coperto il 48,9% della domanda, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2019 (41,9%). In aumento la fonte eolica, in calo idroelettrico, fotovoltaico e geotermico. Giù anche la produzione termica.
Ultimo aggiornamento alle 17:33 del 15 luglio 2020