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Terna, Intesa, Generali, Leonardo, Pirelli: i big italiani campioni di sostenibilità

Imagoeconomica Paola Onofri

Le grandi società italiane brillano per sostenibilità: da Terna a Intesa Sanpaolo, da Generali a Leonardo. Nel settore Electric Utilities, Terna è stata confermata per la decima volta consecutiva nel Dow Jones Sustainability Index 2018, al primo posto mondiale: la società che gestisce la rete elettrica nazionale ha infatti conseguito un punteggio complessivo di 91/100, il più alto di sempre per la società e il più elevato nell’ambito delle utility elettriche (media di settore: 46/100), migliorando di 4 punti il dato 2017 ricalcolato secondo la nuova metodologia introdotta quest’anno. Il primato trova conferma in 9 dei 23 criteri di valutazione applicabili all’azienda: Terna è prima nei criteri economici Materiality, Risk and crisis management, Policy influence, nei criteri ambientali Environmental reporting, Operational eco-efficiency, Transmission and distribution e nei criteri sociali Social reporting, Human capital development, Corporate citizenship and philantropy.

“Per Terna la sostenibilità è una leva strategica, che ogni giorno guida il nostro lavoro verso un paradigma energetico che sia in grado di creare sempre maggior valore per le imprese e la collettività”, ha commentato l’Amministratore Delegato, Luigi Ferraris. “La conferma di Terna nel Dow Jones Sustainability Index è un riconoscimento al nostro impegno per l’introduzione nel nostro business di un modello inclusivo, attento alle istanze dei territori e dei nostri stakeholder”.

Intesa Sanpaolo invece è l’unica banca italiana classificata nel Dow Jones Sustainability Index Europe Dow Jones Sustainability Index World, tra i più importanti indici borsistici mondiali ed europei di valutazione delle dimensioni ESG (Environment, Social e Governance) delle imprese, imponendosi per l’ottavo anno consecutivo come uno dei gruppi più attivi al mondo in termini di sostenibilità economica, sociale e ambientale.

Intesa Sanpaolo ha conseguito un punteggio complessivo pari a 80 su 100, rispetto a una media di settore di 54. Particolarmente apprezzabile la performance nell’ambito ambientale con un punteggio pari a 90, rispetto a una media di settore di 55. È stato raggiunto il risultato massimo nelle sezioni dedicate alla stabilità finanziaria, alla gestione dei rischi e delle opportunità di business in campo ambientale, alla reportistica ambientale e all’inclusione finanziaria. Per quanto riguarda il settore bancario, nel 2018 sono state 27 le banche inserite nel Dow Jones Sustainability Index World e 10 nell’indice Europe.

“L’inclusione in questo indice, tra i più autorevoli e selettivi a livello internazionale, per l’ottavo anno consecutivo conferma il riconoscimento dell’impegno quotidiano del Gruppo nell’integrazione della sostenibilità economica, sociale e ambientale all’interno della strategia aziendale, impegno che abbiamo messo in evidenza anche nel Piano di Impresa 2018-2021”, ha dichiarato Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo. “Come prima banca in Italia e tra le prime in Europa, siamo orgogliosi di sostenere una crescita responsabile, attenta all’inclusione, al benessere delle persone, alle comunità e all’ambiente, garantendo solidità e trasparenza, elementi alla base di un presente e futuro sostenibili e sempre più importanti nella valutazione del valore di un’azienda”.

Performance da rimarcare anche per Generali: “Il Gruppo Generali è orgoglioso di entrare a fare parte dell’indice Dow Jones Sustainability. È il riconoscimento del nostro impegno in materia di sostenibilità, che il Gruppo ha dimostrato con una strategia a lungo termine. Questo risultato rispecchia l’importanza dei valori espressi nella nostra Carta degli Impegni di Sostenibilità e che sono presenti concretamente nella quotidianità del nostro Gruppo”, ha commentato il Ceo Philippe Donnet.

Leonardo è stata inclusa per il nono anno consecutivo nei Dow Jones Sustainability Indices (DJSI). “La sostenibilità e l’innovazione sono alla base del nostro Piano Industriale”, ha commentato Alessandro Profumo, Amministratore Delegato di Leonardo; “La riconferma è una soddisfazione per tutte le persone di Leonardo, un riconoscimento di quanto fatto negli ultimi anni e uno stimolo a al continuo miglioramento”. Anche il Presidente, Giovanni De Gennaro, ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto “Questo riconoscimento riflette l’impegno di Leonardo a rafforzare il modello di conduzione responsabile del business attraverso comportamenti e processi orientati alla sostenibilità”. Nel 2018, Leonardo è tra le 8 società del settore Aerospace & Defence e una delle 9 società basate in Italia ammesse ai DJSI.

Infine Pirelli è leader mondiale di sostenibilità’ per il settore Automobiles & Components negli indici Dow Jones World e Europe. È quanto emerge dalla revisione degli indici le cui variazioni decorreranno dal 24 settembre, condotta annualmente da RobecoSam e S&P Dow Jones. Il gruppo della Bicocca ha registrato un punteggio complessivo di 81 punti contro la media di settore pari a 32. Lanciati nel 1999, gli indici di sostenibilità Dow Jones sono tra i più rilevanti indici borsistici in tema di sostenibilità a livello mondiale. L’analisi ha coinvolto oltre 2mila società appartenenti a 60 settori industriali attraverso una valutazione integrata di elementi economici, ambientali e sociali, cioè le tre dimensioni in cui si articola il concetto di sostenibilità inteso come creazione di valore durevole per tutti gli stakeholder.

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