Terna, consumi elettrici in aumento ad aprile, +1,1%. Oltre il 50% della domanda proviene da fonti rinnovabili

Eolico e fotovoltaicoEolico e fotovoltaico

Pixabay

Ad aprile, i consumi di energia elettrica in Italia sono aumentati dell’1,1% rispetto allo stesso mese del 2023. Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, la domanda di elettricità è stata pari a 23,5 miliardi di kWh. Dopo aver destagionalizzato i dati e corretto per gli effetti di calendario e temperatura, il consumo risulta invariato rispetto ad aprile 2023, indicando una stabilità del trend degli ultimi mesi. Questo risultato è influenzato dall'”effetto Pasqua”, da due giorni lavorativi in più e da una temperatura media mensile superiore di 1,5°C. Territorialmente, la variazione è stata +0,9% al Nord, +1% al Centro e +1,7% al Sud e nelle Isole.

Nei primi quattro mesi dell’anno, il fabbisogno nazionale di energia elettrica in Italia è cresciuto dello 0,8% rispetto allo stesso periodo del 2023 (+0,5% il valore rettificato).

Cresce il consumo industriale

L’indice Imcei, che misura i consumi elettrici delle imprese energivore, è cresciuto dell’1% ad aprile 2023 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Tuttavia, dopo la destagionalizzazione e la correzione per l’effetto calendario, la variazione risulta negativa (-1,4%). I settori della carta, cemento, calce e gesso, mezzi di trasporto, alimentari e meccanica hanno registrato aumenti, mentre i settori delle ceramiche e vetrarie, chimica e metalli non ferrosi sono in flessione.

In termini congiunturali, la richiesta elettrica di aprile 2024, destagionalizzata e corretta per gli effetti di calendario e temperatura, è leggermente diminuita rispetto a marzo 2024 (-0,8%). Anche l’indice IMCEI ha registrato una variazione congiunturale negativa (-1,7%).

Nel mese di febbraio 2024, l’Imser (Indice Mensile dei Servizi) pubblicato da Terna, basato sui dati dei consumi elettrici mensili forniti da vari gestori di rete, ha registrato una crescita del 4,9% rispetto a febbraio 2023. Oltre alla composizione del calendario, questo aumento è stato influenzato da una marcata riduzione dell’inflazione e dal rallentamento significativo dei prezzi dei beni energetici. I settori dell’Informazione e Comunicazione, Trasporto e Magazzinaggio, e Alberghi e Ristoranti hanno registrato variazioni particolarmente positive, mentre il settore della Finanza e Assicurazione è stato negativo.

L’85,4% di energia è di produzione nazionale

Ad aprile l’85,4% della domanda di energia elettrica italiana è stato soddisfatto dalla produzione nazionale, mentre il restante 14,6% è stato coperto dal saldo degli scambi energetici con l’estero. Il saldo estero mensile è stato di 3,4 TWh, il 28,9% in meno rispetto ad aprile 2023. Questo risultato è stato determinato da un aumento delle esportazioni (+114,7%) e una diminuzione delle importazioni (-24,0%).

Produzione di energia: crescono le fonti rinnovabili

Ad aprile 2024, la produzione nazionale netta di energia elettrica è stata di 20,4 miliardi di kWh, con le fonti rinnovabili che hanno coperto il 51,2% della domanda, rispetto al 36% di aprile 2023. L’energia idrica è aumentata del 197,5% e quella fotovoltaica del 19,5%, grazie all’incremento della capacità installata. In calo le fonti geotermica (-0,9%) ed eolica (-3,4%), nonché la produzione termica (-16,6%).

Nei primi quattro mesi del 2024, la capacità rinnovabile in esercizio è aumentata di 2.356 MW, di cui 2.167 MW di fotovoltaico, superando di 736 MW (+45%) lo stesso periodo dell’anno precedente.

Related Post
Categories: Economia e Imprese