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Terna chiude il bilancio 2021 con un balzo degli investimenti. E avvia la cessione delle attività in Sud America

FIRSTonline

Terna ha chiuso il bilancio 2021 con un balzo degli investimenti e un record storico di 37 nuove opere autorizzate dal ministero della Transizione Ecologica e dagli Assessorati regionali, per un valore complessivo di oltre un miliardo di euro di investimenti, quasi quadruplicati rispetto al 2020. Il gruppo ha anche avviato la valorizzazione degli asset in Sud America con l’obiettivo di uscirne completamente entro il 2022. Il bilancio presenta ricavi, Mol e utile in crescita; ciò consentirà a Terna di distribuire un dividendo in aumento dell’8% rispetto all’esercizio precedente.

Terna ha chiuso l’esercizio 2021 con un miglioramento di tutti gli indicatori economico-finanziari riposizionandosi sostanzialmente sui livelli pre-covid del 2019. Lo dice la società, gestore delle reti per la trasmissione dell’energia elettrica quotato su Euronext Milan, al termine della riunione del Consiglio di amministrazione che proporrà all’assemblea degli azionisti del prossimo 29 aprile la distribuzione di un dividendo di 29,11 centesimi di euro per azione, l’8% in più rispetto al 2020.

Terna bilancio 2021: crescono ricavi, Ebitda e utile

I ricavi  del 2021 – che ha visto una ripresa dei consumi elettrici italiani, in crescita del 5,6% rispetto al 2020 hanno registrato un aumento del 4,6% a 2.604,8 milioni di euro rispetto al 2020, grazie soprattutto all’incremento dei ricavi delle Attività Regolate legato allo sviluppo della rete, unito all’apporto delle Attività Non Regolate, che riflette i positivi risultati del Gruppo Tamini e del Gruppo Brugg, dice una nota della società.

L’EBITDA (Margine Operativo Lordo) è cresciuto del 2,4% a 1.854,8 milioni di euro, principalmente per un miglior risultato delle Attività Regolate, che riflettono l’incremento del perimetro degli asset gestiti.

L’EBIT (Risultato Operativo) dell’esercizio, a valle di ammortamenti e svalutazioni pari a 654,4 milioni di euro, si attesta a 1.200,4 milioni di euro (+2,0%).

L’utile netto di Gruppo dell’esercizio è pari a 789,4 milioni di euro in crescita dello 0,5% rispetto al 2020.

Il Cda proporrà all’assemblea degli azionisti del prossimo 29 aprile la distribuzione di un dividendo di 29,11 centesimi di euro per azione, l’8% in più rispetto al 2020. Vale ricordare che  9,82 centesimi sono già stati pagati in acconto ; i restanti 19,29 centesimi per azione, dsaranno messi in pagamento dal 22 giugno 2022 con stacco il 20 giugno.

Donnarumma: puntare ora su ciò di cui l’Italia è ricca, sole e vento

“Nel corso del 2021 è proseguita la forte accelerazione dei nostri investimenti, con l’obiettivo di abilitare e favorire sempre di più lo sviluppo dell’energia prodotta da fonti rinnovabili: l’attuale contesto internazionale dimostra con ancor maggior forza come l’Italia debba puntare con decisione su quei combustibili di cui il nostro Paese è ricco come pochi al mondo, sole e vento”, ha dichiarato Stefano Donnarumma, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna.

Terna bilancio 2021: balzo degli investimenti, sale il debito

A partire da maggio del 2020 il Gruppo ha deciso di imprimere un importante cambio di passo alle attività, consapevole del proprio ruolo di regista della transizione energetica e di volano per la ripresa economica del Paese. Tutto ciò si è tradotto in sette trimestri consecutivi con investimenti in crescita, fondamentali per consentire all’Italia di raggiungere gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione che si è data, dice la nota.

L’impegno del Gruppo sul fronte delle attività di sviluppo e rinnovo degli asset della rete, unitamente all’esecuzione delle opere poste in essere da una parte hanno portato a un aumento degli investimenti, dall’altro a un incremento dell’indebitamento.

Gli investimenti complessivi effettuati dal Gruppo Terna nell’esercizio sono stati pari a 1.520,7 milioni di euro, in crescita del 12,6% rispetto ai 1.351,1 milioni di euro del 2020.

In particolare Terna ha quindi raggiunto il record storico di 37 nuove opere autorizzate dal Ministero della Transizione Ecologica e dagli Assessorati regionali, per un valore complessivo di oltre un miliardo di euro di investimenti, quasi quadruplicati rispetto al 2020. Inoltre durante l’anno sono stati realizzati 96 km di nuove linee e 4 nuove stazioni elettriche. Con l’acquisizione di 137 km di linee e 5 stazioni, Terna è diventata proprietaria del 99,9% della rete di trasmissione nazionale.

L’indebitamento a fine 2021 era pari a 10 miliardi rispetto ai 9,2 miliardi di fine 2020.
Il Gruppo per altro – per la prima volta dal conferimento da Enel – ha rafforzato la propria struttura patrimoniale mediante una emissione ibrida per 1 miliardo di euro. L’operazione, destinata a investitori istituzionali, ha ottenuto grande favore da parte del mercato, con una richiesta massima di più di 4 miliardi di euro, oltre 4 volte l’offerta.

La situazione patrimoniale consolidata registra un patrimonio netto di Gruppo pari a 4.681,9 milioni di euro, a fronte dei 4.369,8 milioni di euro al 31 dicembre 2020.

Piano Industriale: focus sulla transizione e cessione Sud America

Nel corso del 2022, in presenza di uno scenario pandemico previsto in miglioramento rispetto ai primi mesi dell’anno, il gruppo manterrà il focus del Piano Industriale 2021-2025 imperniato sulla transizione energetica. Il recente conflitto tra Russia e Ucraina e le conseguenti tensioni nei mercati delle commodities – osserva Terna – rischiano tuttavia di provocare effetti negativi nel percorso di generale ripresa.

Le attività all’estero saranno focalizzate sulla finalizzazione delle due diligence per la cessione delle attività nel continente sudamericano prevista entro l’anno. Nell’ambito delle attività oggetto di vendita, proseguiranno i lavori per la realizzazione delle due linee brasiliane Linha Verde I e Linha Verde II, per le quali si prevede l’entrata in esercizio rispettivamente nel 2023 e nel 2022.

I risultati 2021 della capogruppo Terna Spa

Quanto ai risultati della Capogruppo, Terna Spa chiude il 2021 con ricavi pari a 2.224,1 milioni di euro (2.086,6 milioni di euro nel 2020). L’EBITDA (Margine Operativo Lordo) si attesta a 1.706,8 milioni di euro (1.586,9 milioni di euro nel 2020). L’EBIT (Risultato Operativo), a valle di ammortamenti e svalutazioni per 585,8 milioni di euro, si attesta a 1.121,0 milioni di euro (1.015,7 milioni di euro nel 2020).

L’utile netto dell’esercizio si attesta pertanto a 735,2 milioni di euro (687,6 milioni di euro nel 2020). Sussistendo i requisiti per l’applicazione dell’IFRS 5, i risultati economici della Società sono stati rivisti, come previsto dal principio contabile.

La situazione patrimoniale e finanziaria mostra un patrimonio netto di 4.329,5 milioni di euro (a fronte dei 4.083,6 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e un indebitamento finanziario netto per 9.893,8 milioni di euro (rispetto ai 9.137,2 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

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Categories: Economia e Imprese