Terna ha aggiudicato due gare del valore di 600 milioni per i prossimi 3 tre anni. Le gare riguardano lavori e manutenzione di 50.000 km di linee aeree a 150 kV, suddivise in 16 lotti, situate sull’intero territorio nazionale che coinvolgeranno circa 10.000 lavoratori tra dipendenti diretti e indotto.
Le imprese assegnatarie, tutte italiane, compongono la filiera dell’alta tensione nel settore elettromeccanico nazionale. “L’assegnazione è stata guidata non soltanto dalle offerte economiche, ma anche da un complesso score tecnico, comprendente indicatori di sostenibilità e qualità dei processi, di qualificazione delle risorse, track record anti-infortunistico e capacità operativa”, sottolinea Terna in una nota.
I lavori svolti sulle linee aeree, in particolare quelle a 150 kV, sono fondamentali per l’efficienza delle infrastrutture del sistema elettrico nazionale. Pe questo motivo, il piano industriale di Terna prevede diversi investimenti volti a garantire la digitalizzazione dell’infrastruttura, a controllare la vetustà degli asset, a promuovere l’installazione di soluzioni innovative. “L’operazione si inquadra nell’esecuzione del piano industriale di Terna da poco presentato ai mercati e punta, anche nel pieno dell’emergenza Covid-19, ad abilitare una efficiente e sicura ripartenza economico produttiva delle piccole e medie imprese del settore”, fa sapere la società.
“Anche in un momento così difficile per il nostro Paese continuiamo a lavorare quotidianamente per l’efficienza della rete elettrica nazionale, la continuità del servizio elettrico, nonché per rafforzare la sicurezza delle persone che lavorano con noi e per noi”, ha dichiarato Luigi Ferraris amministratore delegato di Terna .
“Affiancare ai nuovi interventi di sviluppo una costante e capillare attività di ammodernamento e manutenzione degli asset esistenti è fondamentale per accompagnare la transizione energetica in atto. Per fare questo ci affidiamo, con un impegno di 600 milioni di euro nei prossimi tre anni, alle eccellenze italiane del settore. Un contributo importante alla ripartenza dell’economia una volta terminata l’emergenza sanitaria”, ha concluso Ferraris.