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Tensione tra Israele e Libano: 12 morti in un attacco di Hezbollah, pronta risposta israeliana. Erdogan minaccia: “Turchia può invadere il Paese”

Un razzo presumibilmente lanciato da Hezbollah ha colpito Majdal Shams, uccidendo 12 ragazzi drusi e ferendo 34 persone. Israele ha risposto con raid aerei contro obiettivi in Libano. Erdogan minaccia un’invasione di Israele, mentre il governo libanese prende le distanze dall’attacco. Le tensioni influenzano i negoziati su Gaza e la stabilità del Medio Oriente

Tensione tra Israele e Libano: 12 morti in un attacco di Hezbollah, pronta risposta israeliana. Erdogan minaccia: “Turchia può invadere il Paese”

Si accende la tensione tra Israele e Libano. Il 27 luglio, un razzo, presumibilmente lanciato da Hezbollah, ha colpito un campo di calcio a Majdal Shams, una cittadina situata nelle alture del Golan, uccidendo 12 ragazzi drusi-israeliani. I feriti sono almeno 34. Un tragico evento che rischia di innescare una nuova escalation di violenza tra i due paesi.

Majdal Shams è una delle località principali delle alture del Golan, un territorio conteso che Israele ha annesso nel 1981. La comunità drusa, una minoranza etnica e religiosa, vive in quest’area e ha spesso avuto un ruolo complesso nelle dinamiche regionali. L’attacco ha colpito un gruppo di giovani che giocavano a calcio in un’area che si ritiene sicura e protetta, amplificando così la portata della tragedia.

Immediata la risposta israeliana

La risposta israeliana non si è fatta attendere. Nonostante il ministro degli Esteri israeliano Katz avesse inizialmente evocato una “guerra totale”, la posizione è stata successivamente moderata. Israele ha promesso una “risposta dura”, dichiarando che “questo è un incidente su cui non sorvoleremo” e che ci sarà una “risposta severa”. Nella notte successiva all’attacco, le forze israeliane hanno lanciato raid aerei mirati contro presunti siti di Hezbollah in Libano.

Benjamin Netanyahu, primo ministro di Israele, ha anticipato il suo ritorno dagli Stati Uniti per partecipare a una riunione d’emergenza del gabinetto di sicurezza. In un discorso alla nazione, Netanyahu ha condannato l’attacco come un atto di terrorismo e ha promesso che i responsabili avrebbero pagato un prezzo elevato. Il ministro della difesa, Yoav Gallant, ha aggiunto: “Faremo in modo che Hezbollah, sostenuto dall’Iran, paghi un prezzo per questa perdita.”

Il governo libanese prende le distanze: “Non è colpa di Hezbollah”

Il governo libanese ha cercato di prendere le distanze dall’attacco, sostenendo che non è chiaro se Hezbollah sia effettivamente coinvolto. Abdullah Bu Habib, ministro degli Esteri libanese, ha dichiarato alla BBC che potrebbe trattarsi di un errore da parte di Hezbollah o di un’altra organizzazione. Bu Habib ha anche chiesto un’indagine internazionale per chiarire le circostanze dell’attacco. La posizione ufficiale di Beirut è stata quella di evitare un’escalation ulteriore e di promuovere un’inchiesta imparziale attraverso il comitato tripartito di Unifil, che include rappresentanti di Libano, Israele e forze di pace dell’Onu.

“Sono venuto presso il Comando Settentrionale per esaminare i piani di risposta, che riguardano Hezbollah, il rappresentante dell’Iran nella regione. Hezbollah non la farà franca, nemmeno con le sue ridicole smentite. Hanno sparato loro, ne subiranno le conseguenze e pagheranno un prezzo elevato per le loro azioni”, ha detto Gallant durante la riunione di valutazione operativa presso il Comando Settentrionale.

Erdogan minaccia: “Turchia può invadere Israele”

Su Israele, intanto, piombano le intimidazioni di Recep Tayyip Erdogan. Il presidente turco ha minacciato esplicitamente di invadere Israele in risposta all’operazione militare in corso a Gaza. “Dobbiamo essere forti affinché Israele non possa fare questo ai palestinesi. Come abbiamo fatto in Karabakh, in Libia, possiamo fare lo stesso con loro“, ha affermato Erdogan in un intervento trasmesso in televisione.

Sebbene spesso Erdogan abbia frequentemente criticato Israele e il primo ministro Benjamin Netanyahu con toni duri, questa è la prima volta che esprime una minaccia così esplicita di invasione.

In risposta, il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha twittato: “Erdogan sembra seguire l’esempio di Saddam Hussein con minacce di attacco contro Israele. Dovrebbe ricordare com’è finita per quel dittatore.”

Impatto sulle negoziazioni

L’attacco e la successiva escalation hanno avuto un impatto anche sui negoziati in corso riguardo alla Striscia di Gaza, che si sono svolti ieri a Roma con la partecipazione di alti funzionari come i capi del Mossad e della Cia, insieme a rappresentanti di Egitto e Qatar. La tensione tra Israele e Libano complicherà ulteriormente la situazione influenzo negativamente il processo di pace.

La possibilità di una nuova guerra tra Israele e Hezbollah potrebbe avere conseguenze devastanti non solo per i due paesi coinvolti ma anche per la regione nel suo complesso con il rischio di un conflitto su scala più ampia, influenzando la sicurezza e la stabilità di tutto il Medio Oriente.

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