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Tensione Grecia-Ue: Atene vota il piano anti-emergenza umanitaria

Il Parlamento greco ha votato oggi, nonostante il Paese sia in crisi di liquidità e abbia ricevuto dalla Commissione Ue un monito a “non agire unilateralmente”, a favore del disegno di legge presentato dal Governo sulle misure contro l’emergenza umanitaria: un pacchetto di provvedimenti per garantire cibo, energia elettrica e alloggio alle persone più povere del Paese. Intitolato “Regolamentazioni sulle misure imminenti per affrontare la crisi umanitaria e sull’organizzazione del governo”, questo progetto di legge risponde alle promesse elettorali del partito Syriza guidato da Alexis Tsipras, che ha vinto le elezioni di fine gennaio.

Il voto, sostenuto anche dall’opposizione, arriva però in un momento delicato: sono infatti in corso – come è noto – i negoziati tra Atene e Bruxelles per le riforme da implementare nel Paese in modo che riceva nuovi aiuti finanziari. Nuovi incontri sono previsti con il Consiglio europeo di giovedì e venerdì a Bruxelles, dove oltretutto ci sarà anche un atteso faccia a faccia proprio tra Alexis Tsipras e Angela Merkel.

Sarebbe stato proprio l’intervento della Commissione europea, secondo alcune indiscrezioni di stampa, a far scattare la scintilla: intimando informalmente al governo greco di non votasse questo progetto, ha ottenuto l’effetto contrario: “I tecnici vogliono farci morire congelati. Oggi vogliamo garantire i bisogni primari, come descritto nella Carta dei diritti fondamentali dell’Ue: casa, cibo ed energia”, ha detto Tsipras nel corso del suo intervento davanti al parlamento greco prima del voto.

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