Rafael Nadal è nella storia del Roland Garros: vince per la settima volta il torneo parigino, unica prova del grande Slam sulla terra rossa, e supera il precedente record dello svedese Bjorn Borg (sei successi).
In una finale caratterizzata da diverse interruzioni per pioggia, e disputata su due giorni tra domenica e lunedì, lo spagnolo ha piegato in quasi 4 ore di gioco la resistenza del numero uno del mondo, Novak Djokovic, che non ha mai vinto qui a Parigi ma che veniva da tre finali consecutive del Grande Slam vinte proprio contro Nadal (Wimbledon e Us Open l’anno scorso, Australian Open quest’anno).
Il maiorchino l’ha spuntata in quattro frazioni di gioco, perdendo il primo e unico set di un torneo disputato a livelli formidabili, come non si vedeva da almeno un anno a questa parte. Il serbo da parte sua ha provato a tenere testa fino alla fine, ma a testimonianza di un Roland Garros giocato non ai suoi livelli (ha rischiato di essere eliminato da Tsonga e persino da Seppi) ha regalato troppi punti, commettendo oltre 50 errori gratuiti e giocando una prima di servizio assolutamente insufficiente per contrastare la straordinaria difesa di Rafa.
Nadal al termine della gara è scoppiato in lacrime, conquistando per la settima volta in otto anni gli applausi di un pubblico francese che, tra accuse di doping e ammirazione per Federer e Djokovic, non l’ha mai troppo amato.
Novak Djokovic rimane comunque saldamente al numero uno della classifica mondiale Atp, e anzi incrementa il suo vantaggio sullo spagnolo, poichè l’anno scorso si era fermato in semifinale (sconfitto da Federer), mentre Nadal non poteva far altro che confermare i punti del sesto sigillo.
Adesso l’eterna sfida tra i due, che per la quarta volta consecutiva si sfidavano in finale di Slam, è rimandata a tra un mese sull’erba londinese di Wimbledon, dove quest’anno la sfida sarà doppia, in virtù dell’appuntamento olimpico di poche settimane dopo. Sulla carta il verde dovrebbe tornare a sorridere al serbo, ma questo Nadal, appena entrato nella leggenda del tennis, sembra essere di nuovo quello dei tempi migliori, capace di vincere su tutte le superfici.