E’ la prima volta che accade da quella storica finale di Wimbledon nel 2013. Dopo otto sconfitte consecutive in poco più di due anni, Andy Murray torna a vincere uno scontro diretto contro il numero uno del mondo, Novak Djokovic. Lo fa sul cemento di Montreal, aggiudicandosi la finale degli Open del Canada per 6-4, 4-6, 6-3.
Lo scozzese era già certo di riconquistare la seconda posizione in classifica Atp, ma con questo trofeo – il secondo Master 1000 stagionale dopo Madrid, il quarto titolo complessivo con Monaco e Queens – festeggia nel migliore di modi il sorpasso in graduatoria ai danni di Roger Federer.
Il momento chiave della partita di ieri arriva al quinto gioco del terzo set, durato ben 18 minuti. Murray è in vantaggio di un break, 3-1 e servizio, ma deve fronteggiare il tentativo di rimonta del serbo, capace di arrivare per sei volte a giocarsi la palla del contro-break. Lo scozzese, però, riesce a far valere una migliore forma fisica e – per una volta – una tenuta psicologica da vero campione, annullando tutte le occasioni del suo avversario e portandosi sul 4-1.
Pochi minuti più tardi, sul 5-2, Djokovic cancella tre match-point al suo avversario e sul 5-3 torna ad avere due palle per rimettere in equilibrio il set decisivo. Murray però si affida al servizio e riesce a scongiurare la rimonta del serbo, chiudendo 6-3.
“Dedico questa vittoria alla mia allenatrice, Amelie Mauresmo – ha detto lo scozzese a fine gara -, che questa mattina è diventata mamma di uno splendido bambino”.