Annata da dimenticare per Sara Errani. La tennista italiana, da qualche tempo fuori persino dalla top 100 della classifica Wta (ci è rientrata solo pochi giorni fa dopo essere uscita al secondo turno nel torneo di Washington), è risultata non negativa a un controllo antidoping risalente ai primi mesi dell’anno.
Nelle urine della azzurra sarebbero state trovate tracce di arimidex, nome commerciale anastrozolo, lo stesso a cui fu trovato positivo il canottiere Mornati. Fa parte della categoria dei modulatori ormonali e metabolici, l’assunzione è punita con le stesse modalità degli agenti anabolizzanti. Secondo indiscrezioni dalla Itf, la squalifica potrebbe essere di soli due mesi (il minimo) perché la federazione internazionale avrebbe creduto nella buona fede dell’atleta. Il controllo di febbraio è stato effettuato a casa della Errani, la sostanza è uno stimolante ed è probabile che gli inquirenti abbiano creduto all’ingestione involontaria.
Sara Errani in questo scorcio di stagione ha giocato a Parigi, qualificazioni e due turni nel tabellone principale, Bol, Maiorca, Eastbourne, Wimbledon, Bastad e Washington. Era presente anche a Washington, dove è uscita al secondo turno. Proprio in questa settimana era rientrata nelle top 100 della classifica Wta.