Tencent entra nella lista nera Usa, insieme a Catl. Il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha aggiunto i due colossi tecnologici cinesi in una “blacklist” di aziende accusate di lavorare per l’esercito della Cina, sulla base di una valutazione secondo cui Pechino fonde tecnologia commerciale e militare. I due colossi del tech cinese compaiono in un elenco aggiornato pubblicato il 7 gennaio sulla Gazzetta ufficiale ed era disponibile per la consultazione da lunedì 6 gennaio. Nell’elenco ci sarebbero altre tre società: Autel, Changxin Memory Technologies e Quectel Wireless.
Dopo l’inclusione delle due aziende nella black list, il Pentagono non potrà stipulare contratti con le aziende presenti nell’elenco da giugno 2026, mentre dal 2027 non potrà acquistare beni o servizi che includano questi gruppi nelle sue catene di fornitura, il che rappresenterebbe un danno enorme sia per Tencent che per Catl. Tencent è infatti uno dei maggiori creatori di giochi al mondo, è attivo nel cloud e possiede l’app WeChat, utilizzata ovunque e da chiunque in Cina. Catl è la principale azienda di batterie al mondo, che produce un terzo delle batterie utilizzate nelle auto elettriche vendute in tutto il mondo, comprese quelle utilizzate da Tesla, Mercedes-Benz, Bmw, Volkswagen, Toyota, Honda e Hyundai.
Dopo la mossa di Washington, non si è fatta attendere la reazione della Cina che si è detta “fermamente contraria alla repressione ingiustificata delle imprese cinesi e agli ostacoli allo sviluppo di qualita’” del Paese, ha dichiarato Guo Jiakun, portavoce del Ministero degli Affari Esteri.
La reazione della Borsa
La notizia ha avuto forti ripercussioni anche in Borsa. A Hong Kong il titolo Tencent è crollato di oltre il 7%, mentre a Shenzhen Catl è riuscita a limitare i danni, cedendo il 2,8%. Bisognerà aspettare le 16 italiane per vedere le reazioni su Wall Street.