Tenaris in rosso a Piazza Affari dopo la pubblicazione dei conti del primo trimestre. Il titolo ha aperto in ribasso del 3% per poi recuperare parzialmente e assestarsi a -1,9% a 11,805 euro.
Il gruppo petrolifero ha chiuso i primi tre mesi del 2019 con utili sopra le attese, ma ricavi ed ebitda sotto il consensus. Nel dettaglio, l’utile netto è aumentato del 3% a 243 milioni di dollari. Gli analisti prevedevano invece un ribasso a 216,5 milioni dai 234 dello stesso periodo del 2018.
I ricavi, rispetto al I trimestre del 2018, sono rimasti stabili a 1,872 miliardi di dollari a fronte dei 1,98 miliardi del consensus. L’ebitda, previsto a 397,8 milioni si è invece attestato a 390 milioni (+10%) con un margine in miglioramento al 20,9%.
L’utile operativo è pari 259 milioni (+22%), l’utile per azione è a 0,21 dollari contro 0,20 nel primo trimestre dello scorso anno.
Nel primo trimestre del 2019 i volumi sono calati del 13% rispetto al trimestre precedente e del 12% sul primo trimestre 2018, ma questa contrazione, spiega la società, è stata parzialmente compensata da un aumento medio del 2% dei prezzi di vendita grazie a un migliori mix di prodotti. Dal punto di vista geografico Tenaris ha registrato volumi in ribasso dell’8% rispetto ai tre mesi precedenti in Nord America, del 7% in Sud America e del 31% in Medio Oriente e Africa a causa della conclusione del progetto Zohr. Su invece i volumi in Europa (+7%) e nell’area dell’Asia-Pacifico (+5%).
Nel trimestre il capitale circolante è sceso di 199 milioni di dollari. Il cash flow operativo è stato di 548 milioni e gli investimenti in conto capitale pari a 86 milioni, con un free cash flow che si è attestato quindi a 462 milioni (25% dei ricavi). Infine, la posizione finanziaria netta era positiva per 766 milioni di dollari contro 485 milioni un anno prima.
Per quanto riguarda il 2019, Tenaris si aspetta “consolidare le vendite attorno a questo livello nel prossimo trimestre e di mantenere i margini a livelli simili a quelli dello scorso anno”. Con un livello stabile di ricavi, e limitate necessità di investimenti di capitale, conclude la società, ‘dovremmo continuare a generare un robusto flusso di cassa libero durante l’anno”.