Un quarto trimestre sopra le attese e le migliori prospettive per il 2025 non sono bastate a soddisfare gli investitori che invece si sono focalizzati sui dati dell’intero 2024 che hanno mostrato un dimezzamento dell’utile, tanto che il titolo ha aperto in netto calo.
I vertici di Tenaris hanno approvato la proposta di distribuire un dividendo 2025 (relativo all’esercizio 2024) di 0,83 dollari per azione, in aumento dai 0,6 dollari dell’anno precedente e rispetto a un consensus di 0,71 dollari e in linea con le previsioni anche l’outlook per i prossimi mesi.. La cedola comprende l’acconto di 0,27 dollari pagati a novembre 2024.
Il titolo Tenaris in tarda mattinata quota 17,90 euro, in calo del 4,23%, dopo un minimo stamane a 17,84 euro.
Tenaris dimezza l’utile nel 2024, ma è sopra le stime
Tenaris, produttore e fornitore a livello globale di tubi e servizi per l’esplorazione e la produzione di petrolio e gas, nel rendere noti stamane i dati ha mostrato che l’intero esercizio 2024 ha avuto vendite nette a 12,5 miliardi di dollari, con una diminuzione del 16% rispetto al 2023, che riflette principalmente un calo dei prezzi di mercato per i prodotti tubolari utilizzati nelle applicazioni di perforazione onshore nelle Americhe, una minore attività di trivellazione in Messico e Colombia, minori spedizioni per progetti di condotte in Argentina e minori vendite di tubi meccanici in Europa. I dati hanno comunque superato le stime degli analisti.
L’ebitda e i margini sono scesi a 3,1 miliardi di dollari, risentendo di una perdita di 107 milioni di dollari con un accantonamento per il contenzioso in corso relativo all’acquisizione di una partecipazione in Usiminas, con una contrazione della marginalità al 24,4% contro il 32,7% del 2023. La posizione finanziaria netta è di cassa per 3,6 miliardi. Il risultato operativo è ammontato a 2,4 miliardi in calo del 44% e l’ utile netto di 2,07 miliardi con un calo del 48%, ovvero 1,81 dollari per azione.
Tengono le vendite nel quarto trimestre
Negli ultimi tre mesi del 2024 il margine Ebitda si è attestato a quota 25,5%, contro il 23,6% del terzo e il 28,6% del quarto trimestre 2023. Le vendite nette del quarto trimestre sono state più resistenti di quanto previsto da Tenaris, in quanto la società è stata in grado di ridurre le scorte e di anticipare alcune spedizioni in Medio Oriente e in Turchia, nonostante il calo della domanda in Messico, Argentina e Arabia Saudita, dice la società. Nel quarto trimestre le vendite nette hanno toccato i 2,84 miliardi con un calo del 17%, il risultato operativo i 558 milioni con un calo del 32% e l’utile netto è a 519 milini, in calo del 55%. Nonostante l’Ebitda sia salito a 726 mln dai 688 del terzo trimestre (+6%), il confronto su base annua continua a rilevare una contrazione del 26%.
Nel secondo trimestre 2025 occhi ai dazi di Trump
Tenaris si aspetta, nel primo trimestre 2025, di registrare vendite ed Ebitda in linea con quello appena chiuso, per poi registrare una moderata crescita nel secondo. Guardando più in là, “i probabili cambiamenti dei dazi statunitensi e le loro possibili ramificazioni sui flussi commerciali introdurranno nei nostri risultati una nuova dinamica con un elevato livello di incertezza per i costi e i prezzi” dice la società.
Jefferies conferma il buy
Secondo gli analisti di Jefferies, che confermano il ‘buy’ con obiettivo di prezzo a 22 euro per azione, “i risultati del quarto trimestre hanno superato le attese, grazie anche ad alcuni guadagni one-off e a un Ebitda più solido del previsto. Le prospettive per il primo semestre sono in linea con le attese, ma oltre questo lasso di tempo ci sono varie incertezze”.