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Temu e Shein alzano i prezzi negli Usa e tagliano la pubblicità: un altro colpo della Cina contro i dazi di Trump

Temu e Shein, tra i più amati nel mondo dello shopping online a basso costo, stanno per cambiare listino. A partire dal 25 aprile, i prezzi per gli utenti Usa saliranno, come effetto diretto della stretta voluta da Trump sulle importazioni a basso valore

Temu e Shein alzano i prezzi negli Usa e tagliano la pubblicità: un altro colpo della Cina contro i dazi di Trump

Shein e Temu, due dei nomi più amati (e temuti) nel mondo dello shopping online a basso costo, stanno per cambiare listino. A partire dal 25 aprile, i prezzi per gli utenti statunitensi saliranno, come effetto diretto della stretta voluta dal presidente Donald Trump sulle importazioni a basso valore.

In una comunicazione inviata in questi giorni agli utenti, le due piattaforme cinesi hanno spiegato la decisione citando “l’aumento dei costi operativi dovuto ai recenti cambiamenti nelle regole commerciali globali e nei dazi”. Tradotto: il conto dei dazi sale, e con lui il prezzo di abiti, gadget, accessori e prodotti tech venduti sulle due app.

Shein e Temu alzano i prezzi negli Usa: ecco perché

La mossa non arriva a sorpresa: la fine dell’esenzione “de minimis” — la regola che permetteva ai pacchi sotto gli 800 dollari provenienti da Cina e Hong Kong di entrare negli Stati Uniti senza dazi — era nell’aria da settimane. L’ordine esecutivo firmato da Trump entrerà in vigore ufficialmente il 2 maggio.

Fino ad oggi proprio quella scappatoia doganale aveva garantito ai due big del commercio online di crescere a ritmi record negli Stati Uniti, attirando milioni di consumatori grazie a un mix letale: consegne veloci, assortimento sterminato e prezzi ultra competitivi.

Non solo prezzi: Shein e Temu tagliano anche la pubblicità negli Usa

L’aumento dei prezzi non è l’unica conseguenza del nuovo clima commerciale. Secondo i dati di Sensor Tower e Tinuiti, le due aziende stanno anche riducendo visibilmente la spesa pubblicitaria digitale negli Usa.

Dal 31 marzo al 13 aprile, Temu ha tagliato del 31% in media gli investimenti pubblicitari sulle principali piattaforme social (Facebook, Instagram, TikTok, Snap, X e YouTube) rispetto ai 30 giorni precedenti. Shein, nello stesso periodo, ha ridotto del 19% la sua spesa su Facebook, Instagram, TikTok, YouTube e Pinterest.

Inoltre, Temu ha frenato in modo deciso anche gli investimenti su Google Shopping a partire dal 12 aprile, dopo mesi di pubblicità aggressiva che avevano riempito feed e banner di consumatori americani.

Mentre Shein e Temu si preparano al contraccolpo dei dazi, dalla Cina arriva un’altra mossa di peso. Tencent, il colosso tech che controlla WeChat, ha annunciato un piano da 13 miliardi di euro per sostenere le aziende cinesi esportatrici colpite dal nuovo scenario commerciale.

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