Tempo di feste, e quindi tempo di auguri. L’inossidabile formula “Tanti auguri di buon natale e felice anno nuovo” non sembra aver rivali, e rimane un sempreverde delle felicitazioni di fine dicembre. A cambiare, però, è il mezzo e le modalità tramite le quali recapitiamo l’augurio ai nostri cari. Se per tutti gli anni novanta il 24, 25 e 26 erano giornate frenetiche per i nuovissimi telefoni cellulari che non smettevano mai di squillare per le chiamate di amici e parenti, già con il nuovo millennio la telefonata è stata sostituita dal più veloce e pratico (e meno costoso) sms.
La svolta social degli ultimi anni ha però fatto cadere in disuso anche questo medium per gli auguri natalizi, che sono stati rimpiazzati dalle varie piattaforme di messaggistica istantanea, e gratuita soprattutto. Qui il discrimine che fa optare per un Whatsapp piuttosto che per un sms è il mero vil denaro: il primo infatti è completamente gratuito e necessita solo di un’app da scaricare in pochi secondi sullo smartphone, mentre il secondo (a meno di qualche offerta dell’operatore telefonico) comporta sempre un costo.
L’ultima tendenza sembra però riportarci indietro di una quindicina d’anni. Già, perchè ora gli auguri si rifanno a voce, sempre utilizzando però lo strumento dei social network. Un’estrema sintesi, quindi, delle varie tendenze negli utlimi vent’anni di storia tecnologica. Che si preferisca Whatsapp, Facebook ( che poi sono dello stesso proprietario, Zuckemberg), o la cinese Tencen, la giappnese Line, la statunitense Skype o ancora l’italiana Indoona, il succo è sempre lo stesso: messaggio vocale e gratuito. Queste applicazioni permettono infatti di utilizzare lo strumento del social network per registrare messaggi vocali istantanei e inviarli come fossero un normalissimo messaggio testuale.
Tanti auguri quindi, con un occhio alla novità delle registrazioni istantanee, uno al passato degli auguri a voce, sempre intimi e piacevoli, e – perchè no – uno anche al portafoglio.
