Più di 12 trilioni di dollari da qui al 2035, ovvero oltre 12.000 miliardi di dollari. Tanto varrà, secondo lo studio della società inglese IHS Markit, la diffusione della tecnologia 5G in tutto il mondo nei 15-16 anni successivi al suo ingresso nel mercato, previsto a fine giugno 2019: la nuova tecnologia per telefonia mobile sarà in grado di moltiplicare da cento a mille volte la velocità delle attuali reti 4G, con nuovi modi di sfruttare il traffico dati, attraverso onde radio tra 30 e 300 GHz, la banda di frequenza più alta possibile, che consentirà di connettere sempre più persone e più dispositivi (centinaia di migliaia di connessioni simultanee e fino a 1 gigabit al secondo simultaneamente per i lavoratori con gli uffici posti sullo stesso piano, secondo i requisiti indicati dalla Next Generation Mobile Networks Alliance).
Non solo: tra un paio di anni, per dire, si potrà scaricare un intero film in pochi secondi, o ancora guardare la tv direttamente dal proprio dispositivo mobile, cosa che già avviene adesso ma che si consoliderà, segnando l’inizio della fine per il digitale terrestre. Senza contare l’impatto che la rivoluzione avrà sull’Internet delle cose, le smart cities, la robotica. Tutto questo andrà inevitabilmente a toccare qualsiasi campo delle attività umane, con ripercussioni economiche che IHS Markit stima in una cifra monstre: solo in Cina, il Paese che ne dovrebbe beneficiare di più, il 5G dovrebbe arrivare a valere quasi 1.000 miliardi, mentre in Germania creerà valore aggiunto per 202 miliardi e 1,2 milioni posti di lavoro in più (più di quanto faranno Francia e Regno Unito insieme) da qui al 2035.
(video di Les Echos)
“L’impatto stimato di 12,3 trilioni su scala globale – spiega lo studio – equivale quasi al totale dei consumi degli Usa nel 2016, e a più di quelli di Cina, Giappone, Germania, Regno Unito e Francia messi insieme, sempre lo scorso anno. Vale quasi quattro volte l’attuale Pil dell’India”. In tutto il mondo, la rivoluzione delle telecomunicazioni consentirà secondo IHS Markit di creare 22 milioni di impieghi, quanto l’attuale popolazione di Pechino. E sempre secondo lo studio inglese l’88% dei nuovi prodotti inventati da qui ai prossimi 18 anni sarà merito del 5G, in tutti i campi, dai trasporti alla sanità, dalla finanza all’industria, dai servizi pubblici al turismo ma anche l’agricoltura, la scuola, l’arte.
E l’Italia? Come storicamente registrato nel settore delle telecomunicazioni, la sperimentazione è parecchio avanzata, almeno ai livelli di quella della Germania, che in Europa è stato il primo Paese a fare le gare per il 4G. In Europa guidano la corsa al 5G Finlandia e Svezia, mentre a livello mondiale comandano Corea del Sud e Giappone: il primo terreno ufficiale di sperimentazione della nuova tecnologia saranno infatti le Olimpiadi invernali di Pyongyang, in programma in Corea tra un anno.