L’integrazione europea deve portare anche al consolidamento del mercato delle telecomunicazioni favorendo la concentrazione in grandi “campioni europei” in grado di fronteggiare la concorrenza americana e cinese. Sono le parole del presidente del Consiglio Enrico Letta che ha illustrato i lavori sull’agenda digitale al termine del Consiglio Ue a Bruxelles.
Il premier non ha fatto cenno a Telefonica, ma le sue dichiarazioni sono sembrate indirettamente riferite all’intesa che ha consegnato in mani spagnole la maggioranza relativa del principale gruppo italiano di telecomunicazioni, Telecom Italia.
Nel corso della conferenza stampa Letta ha poi detto: “Maggiore integrazione europea vuol dire la nascita potenziale di grandi campioni europei che siano in condizione di giocarsela con i loro competitor giapponesi, cinesi e americani principalmente. Questo rappresenta un punto positivo sul quale l’Italia si è battuta nei giorni scorsi”.
“Il tema della dimensione di scala è divenuto il più rilevante”, ha aggiunto il presidente del Consiglio precisando che “gli europei sono battuti dalla dimensione di scala tranne alcune eccezioni” e che il dibattito di questi due giorni al Consiglio Ue sull’agenda digitale dimostra che “la scelta che si è fatta è finalmente in controtendenza”.