Avanza in Borsa il titolo Telecom che a metà mattinata guadagna oltre il 2%, svettando sul listino in netta controtendenza con un paniere Ftse Mib che, trascinato in basso dalle tensioni politiche italiane, veleggia in territorio fortemente negativo.
A sospingere le azioni della compagnia telefonica, in un momento molto particolare della sua storia, sarebbero le voci secondo cui il presidente Franco Bernabè rassegnerà le proprie dimissioni nel corso del prossimo consiglio di amministrazione, fissato per il 3 ottobre. In sua vece, Telefonica avrebbe già fatto il nome del numero uno di Poste Italiane Massimo Sarni.
Un altro volano per le azioni Telecom è anche il giudizio di JP Morgan che, in seguito all’accordo Telco-Telefonica, ha rialzato il rating della compagnia da “underweight” a “neutral”, fissando il nuovo target price a 0,60 euro. Gli analisti ritengono, inoltre, ancora possibile un nuovo aumento di capitale.
Secondo Mediobanca, invece, “l’interesse sull’equity story è destinata a rimanere elevata, avvicinandosi il consiglio, non solo per l’aggiornamento sul piano strategico. Continuiamo a vedere la dismissione dell’attività brasiliana come il modo più veloce e più semplice per risolvere il problema del debito (si parla di un valore di 8 miliardi, pari al 30% del debito atteso per l’anno in corso), mentre un aumento di capitale non dovrebbe avere il sostegno del principale azionista, come più volte riportato dalla stampa”.
