Nonostante le riserve di Assogestioni e la lettera con la quale i fondi hanno manifestato la loro perplessità, Vivendi ha vinto il primo round. Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia ha infatti accolto la richiesta del primo azionista della società di integrare l’ordine del giorno della prossima assemblea, prevista per il 15 dicembre, con la richiesta presentata dal gruppo francese di ampliare il board con l’ingresso di quattro consiglieri suoi rappresentanti.
In precedenza, nel corso di un incontro con i vertici dell’azienda, i fondi avevano manifestato alcune perplessità sulla richiesta, così come il Comitato dei Gestori di Assogestioni che ha comunicato al consiglio di Telecom la propria contrarietà, temendo la diluzione del peso dei membri indipendenti nominati dal mercato all’interno del Cda, ma soprattutto lamentando il fatto che i quattro rappresentati di Vivendi fossero svincolati dall’obbligo di concorrenza.
Il prossimo 15 dicembre dunque, i Cda di Telecom Italia dovrà decidere se ampliare il numero dei consiglieri dagli attuali 13 a 17, accogliendo anche i rappresentati di Vivendi. A Piazza Affari il titolo ha chiuso in rialzo dell’1,21% a 1,16 euro.
Nel rispondere ai fondi che avevano criticato la richiesta di Vivendi di entrare nel board, il Cda ha replicato che la richiesta dei francesi è “legittima“e che “l’idoneità dei candidati appare indiscutibile“.