Telecom Italia cede l’1,98% a 0,52 euro in attesa del consiglio di domani che avrà sul tavolo anche il dossier H3G. Il mercato teme uno stallo nelle trattative, con Hutchison Whampoa, che controlla 3 Italia, mentre Telecom è concentrata sullo scorporo della rete. È chiaro che il management ha la necessità di capire come si svilupperà quest’ultima operazione, nei dettagli e nei tempi, prima di avere discussioni più concrete con il potenziale partner cinese.
Tanto più che nei giorni scorsi si sono diffuse voci su una possibile trattativa sul mercato italiano tra Hutchison e il gruppo Wind di proprietà di VimpelCom. D’altra parte i due gruppi non sono estranei: già in passato i due gruppi avevano fatto prove di unione, che però non si erano mai trasformate in fiori d’arancio. Ma il clima è cambiato, in Italia come in Europa: la competizione si sta mangiando i guadagni e non c’è spazio per tutti. Lo scenario sembra così portare verso un giro di consolidamento, avallato dal ritorno delle voci di un interesse di Vodafone per Fastweb. Così il mercato si attende che il consiglio di Telecom Italia domani prenda atto dello stallo delle trattative. Il che significa niente risorse fresche nel gruppo italiano.
Ieri un portavoce di Telecom Italia ha precisato che il cda “verrà aggiornato giovedì dal management sullo stato delle discussioni con Hutchison Whampoa e solo a quel punto prenderà la decisione appropriata. Qualsiasi altro commento, rumor, indiscrezione sulla questione è da considerare totalmente infondato”.
Sono state smentite anche le indiscrezioni sul fronte dello scorporo della rete circolate nei giorni scorsi sulla stampa. Il Financial Times aveva scritto che Telecom avrebbe iniziato colloqui per l’acquisto di quote nelle attività della rete fissa successive allo scorporo con i fondi del Qatar, che si andrebbero ad affiancare alla Cdp, già in contatti avanzati con Telecom. Domani sarà l’occasione per fare il punto anche su questo dossier.