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Telecom, Mediaset e le banche danno sprint a Piazza Affari

La Borsa di Milano riacciuffa quota 21 mila ed è la maglia rosa tra i listini azioni d’Europa – Determinanti i forti rialzi di Telecom Italia, Mediaset e delle banche – In controtendenza Stm, Ferrari e Moncler – Wall Street a due facce: pesa l’inasprimento delle guerra commerciale Usa-Cina

Telecom, Mediaset e le banche danno sprint a Piazza Affari

Corsa solitaria di Piazza Affari, che chiude in rialzo dell‘1,08% e risale a 21.111 punti, ai massimi da oltre un mese, mentre le altre piazze europee risultano molto più caute, se non negative e Wall Street è debole.

I titoli bancari italiani volano insieme ai titoli di Stato: Mps +4,07%; Banco Bpm +3,6%. Lo spread cala del 4,08% e rientra a 223.80 punti, con il rendimento del decennale che scende al 2,7%. A infondere fiducia negli investitori è l’obiettivo del ministro dell’economia Giovanni Tria di mantenere il rapporto deficit/pil entro l‘1,6% nella prossima Legge di Bilancio. Un obiettivo ambizioso che deve però fare i conti con le esigenze di Lega e M5 stelle di dare seguito alle loro promesse elettorali su flat tax, pensioni e reddito di cittadinanza. Questa sera c’è un nuovo vertice in vista dalla messa a punto nei prossimi giorni della nota di aggiornamento al Def, con il nuovo quadro macroeconomico e di finanza pubblica.

La seduta è elettrizzante per Telecom, +4,01%, e Mediaset, +2,9%.

Nel resto d’Europa: Francoforte -0,23%; Parigi -0,07%; Madrid +0,42%; Londra -0,05%; Zurigo -0,36%.

Wall Street è debole: arretra il Nasdaq, mentre il Dow Jones, dopo un’apertura in rosso, tenta il recupero pur restano sempre intorno allo zero. A tenere in scacco i mercati sono le mosse di Donald Trump sui dazi e le attese contromosse della Cina, in una partita dagli esiti imprevedibili. Secondo le anticipazioni del WSJ il presidente Usa oggi o domani annuncerà nuovi dazi per circa 200 miliardi di dollari di merci cinesi, con tariffe intorno al 10% contro il 25% previsto, riservandosi così la possibilità di rincarare la dose. Questo però mette a rischio i negoziati in calendario per il 27 e 28 settembre.

Il dollaro ne soffre. L’euro si apprezza contro il biglietto verde e il cambio si avvicina a 1,17.

Il petrolio, tipo Brent, galleggia a 77,37 dollari al barile, in leggera correzione al rialzo dello 0,19%.

L’oro si riaccende e torna oltre la soglia dei 1203 dollari l’oncia.

Regina del listino di Piazza Affari è Telecom, in scia al buon andamento dei telefonici europei. Oggi inoltre il presidente Fulvio Conti e l’ad Amos Genish sono stati ricevuti dal premier Giuseppe Conte.

Mediaset d’altra parte riprende colore dopo l’incontro tra il vicepremier Matteo Salvini e Silvio Berlusconi in cui il ministro avrebbe rassicurato l’editore sul mantenimento delle regole attuali in materia di raccolta pubblicitaria.

Fra le blue chip brillano Cnh +2,78% e Saipem +2,78%. Salto in alto di Atlantia, +2,64%.

Le banche chiudono una seduta ottima, con l’eccezione di Banca Carige, che resta piatta in vista dell’assemblea di giovedì da cui uscirà il nuovo cda, mentre si attende la pronuncia del Tribunale di Genova sulla validità della lista Mincione.

Le vendite colpiscono Stm, -2,17%, che si allinea al ribasso dei tecnologici americani. Ferrari arretra dell‘1,4%, dopo la sconfitta di Singapore e alla vigilia dell’Investor Day. Giù Leonardo -0,83%; Moncler, -0,55%; Recordati -0,73%%. Positiva Fca, +0,4%, con la Fim che si schiera contro la cessione di Magneti Marelli, ritenendo preferibile l’operazione spin-off. Inoltre, secondo il Sole 24 ore, nel weekend si sarebbe conclusa la due diligence con Kkr, ma la proposta del fondo sarebbe lontana dai 6 miliardi di euro richiesti. ytrewq

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