Borse europee piatte in avvio di settimana. La spinta garantita dalla revisione al rialzo delle stime Fmi di crescita per l’Eurozona sono state compensate dal calo dei titoli del comparto automotive, schiacciato dalle inchieste della magistratura sui gruppi tedeschi. Pesa sull’andamento delle Borse del Vecchio Continente il livello della moneta unica, trattata a 1,1664 sul dollaro. A Milano l’indice Ftse Mib cede lo 0,04 % attorno a quota 21.200 e si comporta meglio delle altre: Parigi -0,10%, Francoforte -0,55%. Londra arretra poco meno dell’1%.
Dopo un avvio in profondo rosso, i titoli dell’auto accennano ad una ripresa ma restano comunque ai minimi da sette mesi, con un calo medio dell’1,87%. Fiat Chrysler riduce le perdite a -0,90%. Volkswagen -3,3%, Peugeot, Daimler, Renault e Bmw registrano ribassi tra l’1,2 e il 2,5%.
Scende in campo anche la politica. “Consiglio all’industria automobilistica di chiarire le cose ora, ammettere quello che è successo, così che possiamo guardare al futuro insieme – ha dichiarato stamattina Volker Kauder, braccio destro del cancelliere tedesco Angel Merkel, in un’intervista alla tv – Se le leggi antitrust sono state violate realmente, e tanto fa pensare che ciò sia vero, lo stato di diritto verrà applicato”.
Sotto tiro anche il comparto del trasporto aereo. Ryanair perde quasi il 5% dopo aver avvertito che le tariffe estive subiranno tagli significativi, nonostante i profitti siano in aumento del 55% nel primo trimestre. Anche EasyJet scende attorno al 3%, mentre Lufthansa cala di poco più dell’1%.
Le turbolenze dei mercati azionari spingono il rendimento del Bund decennale sotto la soglia psicologica di +0,50%. Btp 10 anni a 2,04%
Secondo l’Fmi, l’economia mondiale crescerà del 3,5% quest’anno e del 3,6% il prossimo, nonostante la frenata di Usa e Regno Unito. Il Pil italiano nel 2017 crescerà del +1,3% (rispetto a +0,8% della stima precedente pubblicata in aprile) e dell’1% nel 2018. L’area euro crescerà dell’1,9% nel 2017 e dell’1,7% nel 2018. Il pil tedesco crescerà quest’anno dell’1,8%, a fronte del +1,5% della Francia e del +3,1% della Spagna.
L’indice Pmi flash composito a cura di IHS Markit a luglio è infatti sceso a 55,8 da 56,3 di giugno, rimanendo comunque abbondantemente sopra la soglia di 50 che separa l’espansione dalla contrazione.
Il petrolio è in leggero ribasso in attesa del meeting dei Paesi produttori a San Pietroburgo in agenda oggi.
Riflettori accesi a Piazza Affari su Telecom Italia (+2,3%). Oggi il consiglio di amministrazione della società dovrebbe affrontare il tema dell’uscita dell’amministratore delegato Flavio Cattaneo. Mediaset -0,5%.
In evidenza nei listini europei la banca svizzera Julius Baer guida i titoli positivi oggi con un +7,5% dopo un primo semestre molto soddisfacente. Arretra a Piazza Affari Bper Banca (-2,5%), dopo la bocciatura di Kepler che ha tagliato il giudizio a Hold da Buy, portando il target a 5 euro da 5,90 euro. Da inizio anno è in perdita del 9%. In ribasso anche Ubi Banca (-0,5%). Intesa Sanpaolo -0,7%, Banco Bpm -0,8%.
Nel resto del listino, Enel (-1,6%) oggi stacca il saldo dividendo di 9 centesimi. Luxottica +1% nel giorno del consiglio. Campari (-0,08%) ha siglato un accordo per cedere i brand Carolans e Irish Mist a Heaven Hill Brands per 165 milioni di dollari.
Tra le small cap avanza Stefanel (+6%): Il gruppo di abbigliamento ha approvato e sottoscritto un nuovo accordo di ristrutturazione del debito e di rafforzamento patrimoniale.
Spunti in denaro su alcuni titoli fuori dal listino principale: Immsi +5,17% dopo i conti. Txt e-Solutions +3,01% dopo la cessione delle attività retail.