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Telecom Italia torna all’utile e distribuisce il dividendo agli azionisti di risparmio

Telecom Italia torna all’utile: la società di telecomunicazioni, secondo quanto approvato dal cda che si è riunito oggi sotto la presidenza di Giuseppe Recchi, chiude il 2014 riportando in nero i bilanci con un utile netto consolidato pari a 1,35 miliardi di euro, a fronte del rosso da 674 milioni di euro del 2013.

L’ebit cresce invece del 67% a 4,53 miliardi, mentre l’Ebitda dell’esercizio 2014 è pari a 8.786 milioni di euro e diminuisce, rispetto all’anno precedente, di 754 milioni di euro (-7,9%), con un’incidenza sui ricavi del 40,7% (40,8% nell’esercizio 2013). I ricavi dell’esercizio ammontano a 21,57 miliardi, in calo del 7,8% rispetto all’esercizio 2013. In termini di variazione organica, calcolata escludendo l’effetto della variazione dei tassi di cambio (-565 milioni di euro) e del perimetro di consolidamento (-39 milioni di euro), i ricavi consolidati sono in riduzione del 5,4% (-1.230 milioni di euro). Il cda ha quindi proposto la distribuzione di un dividendo per le azioni di risparmio pari a 2,75 centesimi di euro per un ammontare totale di circa 166 milioni di euro, confermando così l’ipotesi annunciata lo scorso 20 febbraio in sede di presentazione del nuovo piano industriale. L’assemblea dei soci è convocata per il prossimo 20 maggio.

A metà pomeriggio, al termine del cda, il titolo Telecom Italia viaggia intorno alla parità a Piazza Affari, dove perde lo 0,2% a 1,094 euro. 

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