Per ora tutto rimane com’è al vertice di Telecom Italia. Il consiglio di amministrazione nominato ieri dall’assemblea dei soci e presieduto da Franco Bernabè ha nominato a maggioranza Giuseppe Recchi Presidente Esecutivo, Arnaud Puyfontaine vice presidente e Flavio Cattaneo Amministratore Delegato.
Confermate dunque le indiscrezioni della vigilia. In base alle aspettative, Recchi dovrebbe presiedere il gruppo pro tempore, per poi rinunciare alla carica (e alle relative deleghe) in favore di Arnaud de Puyfontaine dopo l’arrivo della risposta dell’Unione Europea sulla notifica preventiva inoltrata da Vivendi a fine marzo, nella quale il colosso francese informava l’Antitrust che, dopo l’assemblea del 4 maggio, se fosse stata votata la sua lista di maggioranza, avrebbe ottenuto il controllo de facto del gruppo italiano di tlc. Cosa puntualmente accaduta ieri con la vittoria per un soffio della lista di maggioranza di Vivendi ai danni di quella dei fondi e la nomina di tutti e dieci i consiglieri scelti dalla società di Vincent Bolloré. La decisione della Commissione Europea è attesa per il 30 maggio.
Al Presidente Esecutivo e all’Amministratore Delegato sono stati confermati responsabilità e poteri già in essere mentre de Puyfontaine è vice presidente con funzioni vicarie, ma senza alcuna delega.
“E’ un giorno molto speciale perché c’è un nuovo board e siamo felici della sua composizione, che sarà in grado di spingere la ripresa di Telecom Italia”. Questo il commento del ceo di Vivendi che però non ha fornito alcuna indicazione sulle modalità con le quali l’azienda d’OItralpe affronterà l la decisione dell’AgCom di dichiarare incompatibile con la legislazione vigente le contemporanee posizioni del colosso francese in Mediaset e Telecom. Silenzio anche sulla tempistica relativa al pronunciamento Ue sulla notifica preventiva, ma in base alle aspettative il responso dovrebbe arrivare alla fine del mese.
Tornando a poteri e deleghe, nella nota Tim si precisa che il Presidente Esecutivo Recchi avrà il compito di provvedere all’identificazione delle linee guida dello sviluppo del Gruppo, d’intesa con l’Amministratore Delegato, e alla supervisione dell’elaborazione e della realizzazione dei piani strategici, industriali e finanziari. Non solo: la supervisione della definizione degli assetti organizzativi, dell’andamento economico e finanziario, del processo di definizione delle linee guida del sistema di controllo interno e gestione dei rischi. La responsabilitò organizzativa di Legal Affairs, Institutional Communication, Public Affairs, Brand Strategy and Media e Corporate Shared Value, nonché il governo della Fondazione TIM; la supervisione in materia di security e sulla società TI Sparkle. La rappresentanza della Società e del Gruppo nei rapporti esterni con le autorità, le istituzioni e gli investitori
All’Amministratore Delegato, oltre alla rappresentanza legale, come da Statuto, sono attribuiti, invece tutti i poteri necessari per compiere gli atti pertinenti all’attività sociale, ad eccezione dei poteri riservati al Consiglio di Amministrazione e di quelli delegati al Presidente Esecutivo; la responsabilità relativa al governo complessivo della Società e del Gruppo, e dunque la responsabilità di definire, proporre al Consiglio di Amministrazione e quindi attuare e sviluppare i piani strategici, industriali e finanziari, la responsabilità di definire gli assetti e tutte le responsabilità organizzative per garantire la gestione e lo sviluppo del business in Italia e Sud America
Il Consiglio di Amministrazione ha proceduto altresì all’accertamento del possesso dei requisiti d’indipendenza dei Consiglieri Camilla Antonini, Franco Bernabè, Ferruccio Borsani, Lucia Calvosa, Francesca Cornelli, Dario Frigerio, Anna Jones, Felicite Herzog, Marella Moretti, Danilo Vivarelli.
Nel frattempo, a Piazza Affari, continua la corsa del titolo Telecom Italia che dopo aver chiuso la seduta di ieri con un rialzo del 4,66% alle ore 15.20 guadagna il 2,77% a 0,889 euro.