Vola il titolo in Borsa di Telecom Italia, che in apertura arriva a guadagnare il 4%, mettendo a segno il miglior rialzo del Ftse Mib, che negli stessi minuti viaggia in positivo dello 0,8%.
A innescare gli acquisti sulle azioni del gruppo di Tlc sono stati due fattori. Il primo è il possibile matrimonio con Orange: Il pdg Stephane Ricard ha detto che la società francese (ex France Telecom) sarebbe pronta a guardare a una fusione con Telecom Italia se lo chiedesse Vincent Bolloré, presidente di Vivendi, primo azionista del gruppo telefonico italiano.
“Se un giorno Bolloré mi dicesse: la cosa migliore sarebbe fare un accordo tra di noi e fare in modo che Orange acquisti Telecom Italia, ci guarderemmo”, ha detto l’amministratore delegato di Orange.
Possibilista la reazione di Matteo Renzi. Il premier italiano, ieri a Venezia per il meeting con François Hollande, ha così risposto in conferenza stampa: “L’Italia è lieta di accogliere chi ha soldi da investire e idee. Siamo ben felici se si potrà realizzare un polo in grado di valorizzare la cultura latina, europea, ma lasciamo che sia il mercato a fare la propria parte. Chi ha soldi e progetti per creare posti di lavoro e idee intriganti sappia che l’Italia è il posto adatto per provare a sperimentare le proprie capacità”.
“Nella difesa – ha risposto Hollande – ci potranno essere concentrazioni tra aziende italiane e francesi, anche nelle tlc se vogliamo avere un peso. Non c’è futuro senza un’industria forte: non dobbiamo temere questi investimenti”.
Il secondo fattore a monte del rialzo in Borsa è il perfezionamento della cessione di Telecom Argentina a Fintech, che ha portato nelle casse di Telecom Italia altri 550,6 milioni di dollari, in aggiunta ai 329,5 già arrivati con l’accordo iniziale tra dicembre 2013 e ottobre 2014.
E’ in movimento infine il fronte della banda ultralarga. Vodafone e Wind hanno incontrato ieri sera i rappresentanti dei soci di Metroweb, Cassa Depositi e Prestiti e fondo F2i, in qualità di potenziali clienti della rete che potrebbe nascere dall’accordo tra la stessa Metroweb e Telecom Italia.