LISTINI CAUTI, BANCHIERI CENTRALI A CONSULTO IN USA
MILANO OSSERVA LE PROVE DI NOZZE TELECOM-VIVENDI
Avvio al piccolo trotto della settimana finanziaria in Asia. A Tokyo l’indice Nikkei è poco sopra la parità, meglio l’Hang Seng di Hong Kong +0,65%, nonostante il calo dei prezzi immobiliari in Cina per il terzo mese di fila.
Sui listini pesano le incertezze geopolitiche a partire dall’Ucraina, ma anche la prudenza degli operatori in attesa di un evento chiave: da giovedì a sabato i banchieri centrali si incontreranno a Jackson Hole, Wyoming, l’appuntamento ormai classico di metà estate. Il tema di quest’anno riguarda la ripresa del mercato del lavoro, l’argomento che più sta a cuore a Janet Yellen protagonista del meeting assieme a Haruhiko Kuroda, Bank of Japan, Mark Carney della Boe e Alexandre Tombini della banca centrale brasiliana.
Venerdì parlerà Mario Draghi, alla prima uscita pubblica dopo i dati negativi sul pil dell’eurozona. Sarà lui l’osservato speciale, in attesa che decollino finalmente le “misure non convenzionali” della Bce. “Tutti gli attori facciano la loro parte, anche la Bce” invoca al proposito il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.
TASSI VERSO LO ZERO, DRAGHI IN CAMPO CONTRO LA DEFLAZIONE
Novantacinque euro di interessi da incassare nel 2024. E’ quanto renderà un investimento di diecimila euro in un Bund decennale nel giorno di Ferragosto quando il rendimento del decennale tedesco è scivolato allo 0,95%, il minimo almeno dal 1989, l’anno della caduta del Muro. E’ questa la risposta dei mercati alla caduta del Pil dell’Eurozona, e della Germania in particolare: gli operatori sono convinti che la politica della Bce non sia in grado (o non voglia) combattere in maniera efficace la deflazione e si comportano di conseguenza. “Mario Draghi – ironizza Wolfgang Munchau – ha ripetuto per un anno lo stesso concetto: l’inflazione è sotto controllo e presto tornerà al 2%. Un po’ come Catone il censore quando ripeteva in Senato che Cartagine andava distrutta. La differenza tra i due è che Catone aveva ragione…”.
Per sconfiggere la recessione, è l’opinione dominante, la Bce dovrà accelerare la sua strategia espansiva: non solo i prestiti Tltro (250 miliardi di euro erogati tra settembre e dicembre secondo il Financial Times) ma anche un “quantitative easing” che preveda acquisti di titoli pubblici e di aziende che vantino crediti verso le rispettive pubbliche amministrazioni o verso debitori pronti a fornire garanzie.
Intanto il “buco nero” dell’eurozona trasmette il virus oltre i confini: il T bond Usa decennale rende stamane il 2,34%, ai minimi da gennaio: la forbice di rendimento tra Bund e bond è salita a 139 punti. Il calo dei mercati del debito ha ovviamente coinvolto i Paesi del sud Europa. Il Btp decennale è sceso venerdì, al sesto giorno consecutivo di ribasso, al 2,59%. Anche il decennale spagnolo tocca un nuovo record al 2,383%.
Dall’inizio di gennaio, grazie a questi exploit, gli investitori hanno realizzato profitti rilevanti: i titoli italiani, portoghesi, spagnoli e greci registrano guadagni superiori al 10 per cento. Per questo gli esperti interpellati da Bloomberg (Pioneer, Goldman Sachs, Fidelity) raccomandano prudenza: a questi livelli anche una modesta inversione di tendenza può provocare grosse perdite.
BORSE, I GESTORI FANNO CASSA E LASCIANO L’EUROPA
E’ stato un Ferragosto ad alta tensione per i mercati azionari, tutti aperti con l’eccezione di Piazza Affari, Austria e Grecia. A dominare le attenzioni sono state le notizie in arrivo dall’Ucraina, che hanno spinto le quotazioni del petrolio ai massimi dell’ultimo mese: Brent a quota 103,60 al barile, (+1,26 dollari).
1) A Wall Street, grazie ad un recupero nel finale, l’indice S&P ha terminato la seduta in equilibrio dopo aver accusato perdite fino allo 0,7%. Dow Jones -0,3%. Dai massimi di inizio luglio, l’S&P è arretrato solo del 2%. A favorire la tenuta del mercato contribuisce la strategia a suon di buy back: il 20% delle società dell’indice S&P 500 ha diminuito il numero di azioni del 4%, attraverso una politica di buy back.
L’esempio più eloquente è Apple: i profitti societari sono cresciuti del 12,3% ma il guadagno per azione, dopo il buy back, è su del 19,6%. Al centro delle attenzioni Monster Beverage +30% dopo l’acquisto del 30% da parte di Coca Cola. Per la prima volta le azioni di Berkshire Hathaway, la holding di Warren Buffett, hanno superato il prezzo di 200.000 dollari cadauna: il saggio di Omaha non intende comunque procedere ad uno split.
2) Assai più sofferta la seduta sui mercati europei: Francoforte ha accusato un calo dell’1,4%, Parigi -0,7%. L’Eurostoxx chiude comunque la settimana in terreno positivo: +1,9% grazie alle attese di tagli da parte della Bce dopo i deludenti dati sulla mancata crescita dell’eurozona. Dai massimi di giugno la capitalizzazione dei listini europei si è ridotta di 600 miliardi. Secondo i dati di Lipper nelle ultime nove settimane i fondi azionari Usa investiti nelle azioni europee (106 in tutto) hanno ritirato dal mercato del Vecchio Continente ,per lo più via Etf, capitali per 32,5 miliardi di dollari La performance di Piazza Affari da gennaio è ancora positiva +2,7%. Dai massimi del 10 giugno Piazza Affari ha però perduto il 13,4%.
3) Da rilevare la riscossa degli emergenti: +1,36% da inizio giugno. Honk Kong ha toccato il nuovo massimo degli ultimi cinque anni. Fa eccezione l’Argentina. Venerdì i Bond di Buenos Aires hanno subito un tonfo (-5,84 cent a quota 80,5 i titoli scadenza 2033) dopo il fallimento delle trattative tar Citigoup e gli hedge fund creditori di Buenos Aires per la cessione dei titoli contestati ad un prezzo “equo”. Piazza Affari riparte dopo la lunga sosta. Attenzione per il settore delle banche Popolari, sotto tiro giovedì o su possibili spunti di Gtch e Wdf, protagoniste della seduta prevacaziera. Ma l’attenzione sarà concentrata soprattutto su Telecom e Fiat.
TIM BRASIL, L’OFFERTA PER GVT SARA’ DI 7 MILIARDI
Al centro delle attenzioni del mercato ci sarà ancora da stamane Telecom Italia. Le numerose indiscrezioni del week end hanno fornito numerose anticipazioni sul dossier Gvt-Tim Brazil in discussione da stamane tra la squadra degli advisor di Gvt (Goldman Sachs e Crédit Suisse) e Telecom (Mediobanca e Barclays). Si tratta, secondo quanto rivelato dalla stampa brasiliana, sulla base di un’offerta di 7miliardi per la consociata carioca del gruppo Vivendi.
Sarà questo il primo atto di un’operazione a più tappe che si dovrebbe concludere con l’acquisto da parte di Vivendi del 20% di Telecom Italia e la costituzione di un nuovo sindacato di blocco con le azioni detenute da Mediobanca. L’offerta del gruppo italiano, che non prevede una parte in contanti, sarà presentata al cda di Vivendi il prossimo 28 agosto, in alternativa a quella di Telefonica (6,7 miliardi, parte cash).A favore dell’offerta della società guidata da Marco Patuano giocano: a) il favore dell’authority brasiliana; b) la posizione di Vincent Bolloré, presidente in Vivendi e vicepresidente di Mediobanca di cui è il secondo azionista; c) le potenzialità industriali dell’alleanza sia in Brasile che in Europa.
L’affare Gvt, però, non esclude il rischio di un aumento di capitale per Telecom Italia, circostanza che spiega le vendite in Piazza Affari (-1,5% nella seduta di venerdì) sul titolo, finora sostenuto dall’appeal speculativo di un’eventuale cessione della filile brasiliana. Al contrario l’ipotesi che Vivendi possa entrare nel capitale di Telecom Italia rilevando solo le quote dei soci Telco fa venire meno le ipotesi che prevedono l’apporto di nuovo cash insieme all’ingresso dei francesi.
FIAT, CON I RIALZ IL RECESSO CONVIENE DI MENO
Conto alla rovesci per il diritto di recesso Fiat. Entro il 20 agosto prossimo gli azionisti legittimati dovranno inviare comunicazione scritta mediante lettera raccomandata. La società prevede, quindi, di poter comunicare al pubblico il numero di azioni per le quali il diritto di recesso, fissato a 7,7 euro, è stato esercitato durante la settimana del primo settembre. In assemblea hanno votato contro la fusione 500 milioni di azioni.
Il recupero del titolo, in realtà, ha ridimensionato il rischio dell’annullamento della fusione, che scatterebbe qualora venga superato il tetto di richieste oltre i 500 milioni. Dopo sei sedute consecutive al rialzo il titolo del Lingotto, già sceso del 26% rispetto l valore del recesso, ha recuperato giovedì quota 7,33 euro, solo il 5.41% sotto il valore del recesso (7,727 euro).
CLUB MED, BONOMI VICINO ALLA META
Il turismo italiano perde posizioni rispetto a Francia e Spagna ma un finanziere italiano di nascita, Andrea Bonomi, è ad un passo dall’acquisizione di Club Méditerranee, dopo che Gaillon Invest, il veicolo creato dai due azionisti dell’operatore di villaggi turistici, Ardian e Fosun International, ha deciso di ritirare la sua offerta dopo il sì del consiglio di amministrazione all’offerta di Investindustrial.
Il consorzio franco-cinese ha tuttavia tempo fino al 12 settembre per un eventuale rilancio. Il fondo francese di private equity Ardian e il gruppo cinese, detengono rispettivamente il 9,4 e il 10,44% del capitale di Club Med, e godevano dell’appoggio del management del gruppo.