Xavier Niel detiene il 15,14% del capitale sociale di Telecom Italia attraverso opzioni che non conferiscono ladisponibilita’ dei diritti di voto e conferma di “non agire in concertocon terzi”. E’ quanto si legge in una nota rilasciata dalla Njj Holding dell’imprenditore francese su richiesta di Consob.
Dopo un summit di tre ore in Consob l’imprenditore francese svela dunque i dettagli del blitz che lo ha portato alle costole del primo azionista di Telecom, il connazionale Vincent Bolloré, detentore di una quota del 20% di capitale azionario del gruppo telefonico italiano, tramite Vivendi.
“NJJ Holding conferma di operare per proprio conto – afferma la nota diramata dopo l’incontro con i funzionari della commissione di vigilanza -e di non agire in concerto con terzi” e”comunica di detenere, alla data del 3 novembre 2015, attraverso lasocietà dalla stessa interamente controllata Rock Investment, unaposizione lunga complessiva pari al 15,14% del capitale sociale condiritto di voto di Telecom Italia spa, di cui il 7,26% circa strutturatotramite ‘call spreads'”.
Fino alla consegna delle azioni in forza delle opzioni che prevedono il regolamento in azioni – aggiunge una nota – tale posizione lunga complessiva non conferisce la disponibilità deidiritti di voto relativi alle azioni sottostanti, né la possibilità diinfluenzare l’esercizio di tali diritti di voto. Le opzioni detenute da Niel, viene specificato, con varie scadenze tra il giugno 2016 e il novembre 2017 sono di tipo europeo e quindi non forniscono “il diritto di scegliere di risolvere anticipatamente” gli accordi per iniziativa di Rock Investment.
Proprio il differimento dell’operatività dei ttitoli in possesso di Niel lascia freddi gli operatori in Borsa: Telecom Italia perde lo -0,7% a 1,253 euro alle 9,59.