Niente di fatto tra Telecom Italia e H3G del gruppo cinese Hutchison Whampoa. Il cda di Telecom convocato oggi, che ha fatto il punto anche sullo spin off della rete fissa, “ha preso atto che allo stato non ci sono gli elementi per avviare un negoziato” con Hutchison sulla base della relazione del management sulla conclusione del confronto con la controparte. La decisone è stata presa dopo un consiglio di amministrazione durato oltre 4 ore, a cui ha partecipato anche il direttore generale di Telefonica Julio Linares. Dal canto suo 3 Italia ha spiegato, in una nota, di aver deciso di interrompere le discussioni con Telecom perché, dopo i contatti esplorativi preliminari su una possibile integrazione delle attività “è giunta alla conclusione che, allo stato attuale, ulteriori contatti non darebbero la garanzia di portare ad una proposta di transazione accettabile dal proprio azionista”. Il prezzo da pagare per l’aggregazione è stato il nodo su cui sono saltate le trattative: i 2 miliardi di valutazione di 3Italia indicati da diverse indiscrezioni sono stati giudicato da Telecom improponibili.
Il gruppo dei piccoli azionisti Asati ha preso atto “del nulla di fatto” rilevando che le determinaizoni di oggi sono ”ancora una volta alquanto distanti rispetto alle indispensabili e urgenti decisioni da assumere” ribadendo la necessità dell’ingresso in Telecom di ”un nuovo forte socio industriale”. A lavori del consiglio conclusi, e dopo l’uscita dei vari consiglieri, è poi stato visto entrare in sede l’azionista Marco Fossati, titolare del 4,99% di Telecom, che ha incontrato il management del gruppo.
Telecom Italia, naufragate le trattative con i cinesi di Hutchison Whampoa
Un consiglio durato quattro ore ha preso atto che allo stato non ci sono gli elementi per avviare un negoziato” – Per Hutchison non ci sono le garanzie per una transazione accettabile – I piccoli soci di Asati ribadiscono la necessità di un nuovo socio industriale