Almeno tre partite domestiche terranno banco oggi tra i recinti virtuali di piazza Addari.
1) Dopo lo stop alla trattativa con H3G, il Cda di Telecom Italia ha pronunciato ieri sera un altro fatidico no. La società ha congelato il progetto di scorporo della rete e i negoziati per l’ingresso nel capitale della società da parte della Cassa Depositi e Prestiti come risposta alla decisione dell’Authority delle Comunicazioni di tagliare le tariffe di unbundling, quelle che i concorrenti pagano a Telecom per utilizzare la rete in rame. “Il cda”, spiega la nota con la quale Telecom ha annunciato il congelamento del progetto, “ha preso atto che le incertezze introdotte dalle recenti decisioni dell’Agcom rischiano di comprometterne la fattibilità. Ha pertanto deliberato che, prima di procedere a ulteriori fasi implementative dello stesso, sia verificata la coerenza dei contenuti e del percorso regolatorio con le assunzioni alla base del progetto”.
2) Da dove viene e dove porterà il boom di Mediaset? Ieri, il titolo di casa Fininvest ha messo a segno un balzo del 6,9% su scambi che hanno coinvolto il 2,5% del capitale. Da gennaio il Biscione è salito del 120 per cento. Davvero è tutto merito dell’ottimismo espresso dagli analisti di Ubs sul recupero della raccolta pubblicitaria nei prossimi mesi? O non è più logico pensare ad un nuovo partner in grado di affiancare Fininvest, come ha in parte già fatto intendere lo stesso Pier Silvio Berlusconi? Prenderà corpo la sorprendente alleanza con il gruppo Murdoch? Si vedrà oggi se pioveranno i realizzi dei fortunati investitori ovvero se l’operazione ha un respiro strategico più ampio.
3) La deputazione della Fondazione Mps ha dato l’ok all’eliminazione del tetto al 4% dei diritti di voto su banca Mps +1,8%. Diversi deputati si sarebbero astenuti. La modifica statutaria, che sarà presentata ai soci nell’assemblea di giovedì, dovrebbe rendere contendibile la banca senese e agevolare così l’identificazione del socio di cui i vertici sono da tempo in cerca. Alla fine ha vinto la linea di Alessandro Profumo
BANCHE USA SUPERSTAR, ATTENDENDO BERNANKE
I mercati si preparano all’appuntamento più atteso della settimana: domani, alle 16 ora italiana, il governatore della Fed Ben Bernanke affronterà la prima delle due audizioni parlamentari. Sarà l’occasione per far chiarezza sulle strategie della Fed in merito a QE e tapering , i due tormentoni dell’estate della finanza globale. In equilibrio nel frattempo Borsa americana con gli indici Dow Jones e S&P in ascesa dello 0,1% , Nasdaq +0,21% .
Il dato deludente sull’andamento dei consumi in Usa a giugno (+0,4% contro attese di +0,8%) ha smorzato l’entusiasmo per i buoni risultati in arrivo dalle banche. Dopo JP Morgan, tocca a Citigroup +2% sfoderare un utile più alto del previsto (1,25 dollari contro 1,18) . Volano i conti delle banche Usa, per la gioia delle Borse. Anche il processo di Fabrice Tourre, il trader di Goldman Sachs alla sbarra a New York per lo scandalo subprime viene seguito più con curiosità che rabbia: la Corporate America torna a girare a pieno regime.
TOKYO POSITIVA, SALGONO I TASSI INDIANI
L’Asia ha digerito senza traumi il rallentamento del Pil cinese ( +7,5% dal +7,7% del primo trimestre), in linea con le aspettative degli economisti e coerente con il target di “crescita ideale” fissato dal governo di Pechino. Stamane la Borsa di Tokyo, ieri chiusa per agevolare l’unificazione delle piattaforme elettroniche di Tokyo ed Osaka, sta mettendo a segno un rialzo attorno allo 0,4%. In lieve flessione Hong Kong -0,08%. La notizia più rilevante arriva dall’India. La banca centrale ha alzato il livello dei tassi dall’,8,25 al 10,25%.
SCENDE LA FEBBRE DI LISBONA, SPREAD BTP/BUND A 288
Chiusura positiva per le Borse europee. Le Borse di Londra e Parigi hanno guadagnato lo 0,6%, Francoforte +0,2%, Madrid +0,1%. E’ tornata la calma anche sul mercato dei titoli di Stato dopo gli scossoni della settimana scorsa provocati dal peggioramento dello scenario politico in Spagna e Portogallo. Il Btp a 10 anni in serata è scambiato a un rendimento del 4,46% con spread a quota 288, in calo di 3 punti base.
BPM -3,1% IN CADUTA LIBERA DOPO IL VOTO DI S&P
In evidenza Piazza Affari: l’indice FtseMib è salito dell’1% Le banche si sono mosse contrastate: Unicredit+0,9%, Intesa +1,5%. Brutto tonfo per Pop.Milano -3,1% dopo il downgrade di S&P. Al contrario vola Azimut (+3,2%) sulle indiscrezioni di una possibile acquisizione di Anima Sgr proprio da Bpm. Generali è salita dell’1,5%, Fondiaria-Sai è scesa dell’1,2%, Cattolica Assicurazioni ha messo a segno un rialzo del 3,8%. In grande evidenza Prysmian +1,9% sostenuta dal rialzo del prezzo del rame.
Fiat ha messo a segno un progresso del 2%, Exor +1,9%. Dopo i cambiamenti sulla regolamentazione spagnola annunciati venerdì, Mediobanca ha tagliato le stime di eps per le utility spagnole, per Enel +0,95% ed Enel Green Power +0,53% . Emmanuel Besnier patron di Lactalis ha acquistato un ulteriore 0,5% di Parmalat per un controvalore pari a 21,43 milioni di euro. Lactalis controllava l’82,4% del capitale del gruppo di Collecchio, secondo i dati dell’ultima assemblea del 14 giugno.