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Telecom Italia interessata alla divisione italiana di BT: sul piatto 100 milioni di euro

Imagoeconomica

Telecom Italia ha presentato un’offerta non vincolante per le attività residue di BT in Italia (l’ex British Telecom), cercando di ottenere circa 100 milioni di euro (110 milioni di dollari) dal venditore per rilevare gli asset. Lo riferisce Reuters sulla base di quanto appreso da fonti a conoscenza della situazione. Le offerte vincolanti sono attese per la fine di questo mese, aggiunge. Il titolo Telecom Italia a Piazza Affari guadagna lo 0,22% a 0,23 euro.

BT ha ridotto le sue attività in Italia dopo che la filiale nazionale è stata colpita da uno scandalo di falso in bilancio che ha costretto il gruppo britannico di telecomunicazioni a sostenere un onere di 530 milioni di sterline (690 milioni di dollari) nei suoi conti nel 2017.

Le attività italiane di BT comprendono quattro data center e una dorsale e per il gruppo guidato da Pietro Labriola, potrebbero rinforzare l’espansione di Tim Enterprise, che fornisce servizi di connettività, cloud e cybersecurity a grandi clienti aziendali e amministrazioni pubbliche. La divisione italiana di BT ha attualmente uno staff di circa 370 dipendenti a tempo pieno e contratti a lungo termine con grandi clienti aziendali, che hanno generato circa 300 milioni di euro di entrate lo scorso anno.

Le divisioni di BT hanno suscitato l’interesse preliminare anche di alcuni altri pretendenti, tra cui l’operatore italiano di fibra Retelit e la società di private equity milanese Nextalia, hanno aggiunto le fonti. BT aveva già ceduto alcune parti dell’attività italiana a TIM, e altre parti l’anno scorso a Retelit.

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