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Telecom Italia: Genish all’attacco del cda

L’ad mette a tacere le voci su una sua possibile uscita e tuona contro il cda: “Alcuni membri impegnati a diffondere congetture false” – Sulla rete: “Faremo di tutto perché sia scorporata”, mentre sulla fibra ribadisce l’apertura a Open Fiber

Telecom Italia: Genish all’attacco del cda

“Ribadisco il mio impegno per rimanere alla guida del gruppo Tim e per traghettarlo almeno fino al 2022”. Parole chiare e secche con le quali l’ad di Telecom Italia, Amos Genish, mette definitivamente a tacere le voci circolanti su una sua possibile uscita dal colosso di Tlc nel corso di un incontro con la stampa tenutosi oggi, 20 giugno.

GENISH: DURO ATTACCO AL CDA

Parallelamente però Genish lancia accuse altrettanto chiare e dure, puntando il dito contro alcuni membri del “cda di Tim indaffarati a diffondere congetture false e poco attendibili che minano e mettono a repentaglio la capacità di centrare gli obiettivi del management”. “Membri – ha aggiunto – che dovrebbero invece capire il mandato loro affidato dall’assemblea che è quello di formare un cda indipendente e non esecutivo con l’unico scopo di perseguire gli interessi comuni della società e di tutti gli azionisti. Noi vorremmo che le cose cessassero prima possibile, molti azionisti chiave sono scontenti. Chiunque vi sia dietro si deve allineare, non ci scoraggiano, nulla ci intimidisce né ci impedisce di svolgere il nostro lavoro”.

Ricordiamo che il cda di Tim è stato lo scorso 4 maggio per due terzi dalla lista di Elliott e per un terzo da quella Vivendi. La partecipazione del fondo Usa però si è sostanzialmente dissolta per la vendita di ampie quote azionarie al punto che, secondo molti rumors, Vivendi potrebbe riprendere la maggioranza in una prossima assemblea.

LE NOVITà SULLA RETE

Nello stesso frangente Amos Genish ha parlato anche del progetto di scorporo della rete su cui la società continua a lavorare: “Faremo tutto perché la rete diventi una società che sia scorporata. A nostro parere anche l’Agcom ha visto un miglioramento nello scorporo della rete dal punto di vista normativo”.

L’ad ha ricordato l’incontro tenutosi tra l’Autorità per le comunicazioni e l’azienda di tlc lo scorso 27 marzo nell’ambito del quale si è parlato del progetto: “Ci aspettiamo – ha continuato il manager – che nel giro delle prossime settimane l’Authority ci farà sapere il suo parere sulla Netco. Si chiarirà inoltre anche il quadro normativo”. Genish ha anche detto: “ci sono nuovi competitor ma sono di piccole dimensioni e con grandi ambizioni”.

GENISH: “APERTI A OPEN FIBER”

Nel corso dell’incontro con la stampa Genish ha ribadito l’apertura nei confronti di una possibile collaborazione con Oper Fiber per realizzare la rete in fibra fino alle case (FTTH). “Per adesso la domanda di fibra è limitata e per questo un unico player potrebbe essere migliore rispetto a due”, ha spiegato. “Noi siamo aperti alla collaborazione con altri soggetti. Bisognerà vedere se anche Open Fiber sarà altrettanto aperta al dialogo quanto lo siamo noi”, ha aggiunto.

GENISH: ILIAD NON CI FA PAURA

L’entrata nel mercato di Iliad non preoccupa il ceo di Telecom Italia: “Nei prossimi mesi vedremo cosa succederà, l’offerta di Iliad è molto aggressiva ma non rivoluzionaria – ha detto Genish – La nostra posizione di forza ci tutela, abbiamo una rete migliore, un’offerta di valore migliore e una rete di negozi fisici. Ci aspettiamo un secondo trimestre positivo mentre altri competitor stanno perdendo quote di mercato”. Genish ha però sottolineato la necessità di rispettare la legge Pisanu che prevede l’obbligatoria identificazione del titolare di una Sim per mezzo di un documento di identità valido: “A nostro parere Iliad non è compliant con la legge. Vedremo cosa diranno le autorità”.

 

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