“L’idea che Telecom Italia affitti a lungo termine la futura rete Enel in fibra ottica rappresenta uno scenario razionale. Lo ha detto l’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace rispondendo alle dichiarazioni di ieri dell’amministratore delegato di Telecom Marco Patuano.
Nel corso dell’audizione in parlamento dei vertici Telecom, Patuano aveva spiegato che “laddove Enel dovesse costruire” infrastrutture di rete “non abbiamo nulla in contrario a verificare la possibilità di diventare acquirenti di infrastrutture in tempi molto lunghi. Confermiamo l’interesse a cooperare con chiunque costruisca”. Tuttavia, ha aggiunto, “non è obbligatorio fare sempre combinazioni societarie” e “si può comprare infrastrutture da altri”. Telecom sarà interessata a comprare “se il prezzo a cui comprare sarà confermato sia più basso di quello a cui andiamo costruire, è ragionevole economicamente andare a comprare”.
Patuano ha poi precisato, su quanto affermato in audizione al Senato, che “ci sono aree dove è altamente probabile” che la rete di Enel “sia meno costosa, in altre è probabile sia più costosa perchè noi stessi possediamo infrastrutture. Vera differenza è possedere componenti infrastrutturali”.
Enel ha costituito di recente una newco per la banda larga aperta agli operatori di tlc che sarà guidata da Tommaso Pompei. Il tema della banda larga si fa sempre più presente nel dibattito tra Enel e Telecom soprattutto oggi, alla vigilia di un Consiglio di Amministrazione importante. Domani Telecom deve decidere sulla richiesta di ampliare l’ordine del giorno dell’assemblea convocata per il 15 dicembre con l’integrazione di quattro consiglieri come richiesto da Vivendi, primo azionista Telecom.
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“Il cda Telecom – ha ricordato Patuano – prenderà in considerazione la richiesta di Vivendi ed anche la lettera di Assogestioni. L’esito spetta al cda”. Assogestioni, con una lettera, ha espresso forti perplessità sulla richiesta di Vivendi.