“Credo proprio che lo scioglimento di Telco sarà a giugno”. Questa la posizione di Tarak Ben Ammar, consigliere di Mediobanca e di TelecomItalia, sulla posizione di piazzetta Cuccia in vista della finestra di giugno che consentirà ai soci di Telco (holding cui fa capo il 22,4% di Telecom) di sciogliere i patti in vigore e di entrare direttamente in possesso delle azioni del gruppo telefonico.
“Mediobanca ha sempre detto che vuole uscire – ha aggiunto –. Non parlo per il Cda di Mediobanca, ma è la logica, perché non abbiamo la vocazione a rimanere azionisti in un patto”.
Nei giorni scorsi Gabriele Galateri di Genola, presidente di Generali, aveva fatto riferimento alla “finestra tecnica” della seconda parte di giugno, dal 15 al 30, come una possibile opportunità per la compagnia di sciogliere il patto Telco.
In Telco, la spagnola Telefonica è primo socio con il 66%, Generali ha il 19,3%, Intesa Sanpaolo e Mediobanca il 7,3% ciascuno. Lo scioglimento porterebbe le azioni Telecom direttamente nelle mani dei quattro soci, con Telefonica che diventerebbe primo azionista con il 15%.
“Telecom si sta avviando verso una public company”, ha concluso Ben Ammar.
Oggi in apertura a Piazza Affari le azioni Telecom Italia cedono lo 0,7%.