L’assetto azionario di Telecom Italia riserva sempre sorprese. L’ultima l’ha comunicata la Consob che ha rilevato che, dopo l’annuncio della conversione delle azioni di risparmio in ordinarie, JP Morgan detiene il 5,1% del capitale ed è a tutti gli effetti il secondo azionista della compagnia telefonica, dietro Vivendi (20%) e davanti a Norges Bank (2,77%) e a People’s Bank of China (2%). Per ora invece Xavier Niel non ha azioni ma un complesso pacchetto di opzioni che sarà convertito in azioni tra la metà del 2016 e il 2017.
Dopo la conversione delle risparmio i soci si diluiranno e la quota di Vivendì scenderà al 13,8% mentre quella potenziale di Niel si attesterà al 6,9%. JP Morgan aveva il 7% di Telecom Italia a luglio ma poi la sua quota è scesa: tuttavia, in virtù di accordi con Telefonica, potrà acquistare a luglio 2017 altre azioni ordinarie tra il 5,39 e il 6,74% del capitale.