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Telecom Italia a Consob: “Non sapevamo di Blackrock”

Il colosso italiano delle tlc sostiene di non aver ricevuto da Blackrock comunicazioni sull’aumento della quota, comunicata dal fondo alla Sec – Blackrock, invece,precisa di detenere una quota del 7,783% delle azioni con diritto di voto di Telecom Italia più uno 0,006% di Adr per un totale del 7,789%: assicura di non aver superato la soglia del 10%

Telecom Italia a Consob: “Non sapevamo di Blackrock”

Prosegue il mistero Telecom-Blackrock: il gruppo delle Tlc sostiene di non aver ricevuto da Blackrock comunicazioni relative all’aumento della quota, comunicata dal fondo alla Sec. Il fondo Usa, dal suo, precisa di detenere una quota pari al il 7,783% delle azioni con diritto di voto di Telecom Italia più uno 0,006% di Adr per un totale pari al 7,789%. Il fondo Usa in una nota segnala che non ha superato la soglia rilevante del 10% essendo il resto legato al convertendo.

Insomma, si susseguono i colpi di scena in vista dell’assemblea di Telecom del prossimo 20 dicembre. Il nuovo ago della bilancia tra piccoli e grandi soci di Telecom è proprio BlackRock, dietro a cui si potrebbe celare un ‘terzo incomodo’ nella contesa fra Telco e i piccoli azionisti. Il fondo Usa, che violando la legge italiana non ha comunicato alla Consob il proprio raddoppio della quota in Telecom dal 5,13% al 10,14%, potrebbe aver fatto nuovi acquisti, in teoria fino al 14,9% per evitare un nuovo obbligo di comunicazione al mercato che scatta al 15%, ed ha di fatto spianato la strada a Telefonica per acquistare azioni direttamente sul mercato. Due indizi che però non sono sufficienti a provare un patto occulto con Telefonica, mentre non è da escludere che il fondo possa agire per conto proprio o per un soggetto terzo. Sembra infatti difficile da pensare – si ragiona in ambienti finanziari – che l’operatore spagnolo, che con il ritiro del presidente Cesar Alierta e dell’Ad Julio Linares dal Cda Telecom e la rinuncia a nominare nuovi consiglieri ha fatto un passo indietro per dare un segnale al mercato e all’Antitrust brasiliana Cade, possa ora imbarcarsi in un’operazione che ha già creato problemi con la Consob.

L’Autorità di Borsa, dal canto suo, ha prontamente reagito alla notizia del raddoppio di BlackRock e ha intimato sia al fondo Usa sia a Telecom di informare il mercato entro le ore 8 di lunedì mattina, ossia un’ora prima del fischio d’apertura di Piazza Affari, scoprendo una volta per tutte le proprie carte. In particolare BlackRock dovrà dire quante azioni possiede, se intende partecipare all’assemblea del 20 e come intende comportarsi, motivando anche la ”grave violazione normativa”, che gli costerà fino a 500.000 euro di multa e che, comunque, in assenza di una sanatoria informativa al mercato, comporta la sterilizzazione dei diritti di voto per i titoli acquistati di nascosto. La richiesta fatta a Telecom, soggetto passivo nella vicenda, riguarda invece il grado di conoscenza delle mosse del fondo Usa. Consob vuole sapere se abbia o meno avuto informazioni da BlackRock prima, durante o dopo l’accumulo di titoli. Su tutti i soggetti, infatti, incombe lo spettro di una ”manipolazione informativa” che potrebbe far scattare l’indagine della Procura.

La Commissione, però, si è rivolta anche a Telco, e quindi ai suoi azionisti (Telefonica con il 46,2% di diritto di voto ma con il 66% effettivo, Generali, scesa al 19,32%, ma con diritto di voto al 30,6%, e Intesa e Mediobanca, al 7,34% entrambe, ma con diritto di voto all’11,6% in virtù dei patti sottoscritti con gli spagnoli lo scorso settembre). In un’intervista al Sole 24 Ore, il presidente della Commissione Giuseppe Vegas si domanda quanto sia sostenibile la decisione di Telco di presentare una lista di minoranza all’assemblea, composta ormai soltanto dall’a.d. Marco Patuano e dall’indipendente Stefania Bariatti. Per questo ha chiesto ai soci Telco di ”far emergere anche i nomi degli ulteriori candidati prima che siano fatti in assemblea”. Per statuto, infatti, in assenza di un congruo numero di consiglieri è il presidente stesso dell’assemblea a sollecitare la presentazione di eventuali candidature. Da ambienti bene informati, però, emerge l’indicazione che il Cda di Telco del 19 dicembre, in programma già da tempo, indicherà solo il sostituto dell’ex presidente Franco Bernabè, che sarà quasi certamente Angelo Provasoli. Altri nomi non sono previsti, perché se dovesse decadere il consiglio in assemblea, Telco, che lo sostiene, diventerebbe automaticamente socio di minoranza e quindi non potrebbe presentare altri nomi rispetto a quelli già indicati.

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