Appena tornerà a fine settimana dal Brasile, il presidente di Telecom Italia Franco Bernabè si preparerà a selezionare gli advisor che dovranno stimare il valore dell’infrastruttura di rete, in vista dello spin-off che porterà, forse entro la fine dell’anno o gli inizi del 2013, a deliberare la costituzione di una nuova entità controllata da Telecom al 51% e per la parte restante dalla Cassa Depositi e Prestiti.
Secondo quanto riportato oggi dal Messaggero, Telecom avrebbe inviato una lettera d’invito a una decina di istituzioni finanziarie, tra le quali Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Morgan Stanley, Goldman Sachs, Jp Morgan, Credit Suisse, Bank of America-Merril Lynch.
Termine di scadenza per recepire l’invito è stato posto alle ore 9.00 di lunedì 15 ottobre. La Cassa Depositi e Prestiti, invece, verrà assistita da Deutsche Bank.
Il raggiungimento di un accordo, tuttavia, non sarà facile. Secondo Telecom il valore della rete ammonta a circa 15 miliardi di euro, mentre la valutazione preliminare della Cassa si fermerebbe a 9 miliardi.
Anche qualora la forbice dovesse restringersi, la cessione della rete non sarebbe sufficiente a ridurre in modo drastico le passività di Telecom, pari a circa 30 miliardi nel 2011, però le ridurrebbe non di poco.
Lo spin-off, quindi, come ha sintetizzato Bernabè, andrebbe visto più nell’ottica di un “progetto industriale, non finanziario, perchè qualunque cifra incassata non risolverebbe il problema del debito”.